26 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Moda e cinema

Quando Cerruti vestì Hollywood

Un quarto di secolo fa, Richard Gere nel film "Pretty Woman" rese celebre un doppiopetto made in Biella

BIELLA - «Well I'm just outa school / Like I'm real real cool /Gotta dance like a fool / Got the message that I gotta be / A wild one / Ooh yeah I'm a wild one» . Sono un selvaggio dice la canzone, e un po' selvaggia lo era nelle prime scene, la prostituta Vivian, con stivali cuissardes in anticipo sui tempi e una giacca rossa malconcia da 30 dollari. Sono passati 25 anni, da quando Julia Roberts e Richard Gere conquistarono i cuori delle donne di tutto il mondo con la favola moderna per eccellenza.

IL FILM - La favola in cui la «Wild one» che sale a bordo di una lotus di passaggio su Hollywood Bld. si trasforma come creta nelle abili mani del ricco Edward - uomo d'affari elegante e un po' troppo compassato – in un'autentica Pretty Woman. Una «bella donna» da 460 milioni di dollari, tanto ha incassato il film, che oggi compie 25 anni spaccati. Era il 23 marzo del 1990 quando uscì nelle sale americane, e la cosa strana è che nonostante la trama buonista e un po' scontata, il suo successo resta immutato nel tempo. Tanto che all'ultima replica sulla Rai, la numero 22, ha ancora segnato circa 5 milioni di spettatori.

LA BIELLESITA' - Sarà la storia con radici antiche del cavaliere che salva una giovane irrequieta e la trasforma in donzella dabbene, saranno le musiche indimenticabili, saranno, di sicuro, i vestiti. La moda fa la sua parte, con due attori che si prestano alla perfezione, una giovanissima Julia Roberts dalle gambe chilometriche che fa strage in Rodeo Drive e un Richard Gere charmant, perfetto nel suo doppio petto grigio. E qui entriamo in scena noi, gli italiani... i biellesi. E sì, perché quel doppiopetto lì, quello che tutti ricordiamo indosso al «principe» Edward, è firmato Cerruti.

CERRUTI - Lo stesso Nino Cerruti ne ricorda il successo a 25 anni di distanza con una battuta: «Nei mesi dopo il film arrivavano le coppie nella mia boutique di Parigi chiedendomi di fare un doppio petto come quello che aevo fatto per Richard Gere. Ignoravano che fosse alto 1,80 e l'effetto sarebbe stato diverso su un uomo di 1,60». Ecco qui tutta la magia del cinema quando incontra la grande moda: anche un uomo bassotto e magari con un po' di pancetta con indosso un bell'abito su misura può sentirsi una star. Il risultato non sarà perfetto, ma chiudiamo un occhio, dai. E anche noi, signore, senza essere Julia Roberts un bel giro su Rodeo Drive, un giorno o l'altro potremmo permettercelo. «Questa è Hollywood, continuate a sognare, perché si deve sognare!»