16 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Il personaggio

Paola Romano, tra architettura e arte

La professionista si racconta: «I miei incarichi di lavoro li vivo come delle opportunità... Amo essere affascinata dalle mie creazioni»

BIELLA - Quando parla di arte, s'illumina. «Il mio percorso professionale è iniziato lavorando sulla pianificazione urbanistica, partendo dalla Provincia di Biella per poi approdare a numerose collaborazione con Comuni ed enti pubblici di tutta Italia» – spiega Paola Romano, 42 anni, architetto e designer, nata e cresciuta in città, dentro lo spazio di «SellaLab» -. Si trattava di progettazioni territoriali di area vasta. E’ stata un'esperienza professionale molto interessante che mi ha fatto vedere il mondo da molto lontano. Da qui l'esigenza di scendere a una scala di misura inferiore e iniziare a ragionare e contemplare di più i dettagli. Ho quindi approfondito il tema dell'architettura e del design di interni, sviluppando parallelamente il desiderio di creare. Dal grande al piccolo, insomma, passando dall'esplorazione del tema dell'arte, imprescindibile nella mia formazione personale. Da qualche anno ho dato vita a una mia collezione di accessori di abbigliamento, che ho chiamato «Design_23». Per le mie creazioni prediligo tessuti biellesi per l’ottima qualità. Ho iniziato assemblando stoffe per creare collezioni di sciarpe, a cui ho aggiunto altri accessori, tutti rigorosamente unici: tutte le mie creazioni partono da un'emozione e la raccontano attraverso l'oggetto stesso".

IL MIO LAVORO - «Credo nell'estetica contemporanea che, volendo semplificare, potremmo definire la percezione del bello... Intendo dire che il bello è il frutto di una serie di fattori che concorrono a rendere perfetto un ambiente, un'idea o un capo d'abbigliamento. Vivo i miei incarichi professionali come opportunità. Il mio obiettivo è rispondere alle esigenze del cliente attraverso la mia creatività e rendere un po' speciale qualunque progetto. Ricordo volentieri, ad esempio, gli interni di un ristorante di lusso, pensati insieme a un artista che aveva disegnato su una parete un orologio che non misurava il trascorrere del tempo... Io dovevo scegliere come arredare le pareti. Allora ho immaginato che i setti murari fossero pagine di un libro su cui scrivere parole senza tempo».

ERA MIO PADRE - Paola Romano è praticamente nata con una matita e due squadre in mano. Il padre aveva infatti un importante studio da geometra, ereditato poi dal fratello, in via Garibaldi. «Il mondo del lavoro è profondamente cambiato - spiega la professionista -. Oggi è possibile essere sempre in contatto con l'esterno, in qualsiasi luogo ti trovi. E' sufficiente avere un computer e un collegamento Internet. Anche a Parigi o New York, due delle città che amo di più, potrei ideare i miei progetti. La mia famiglia mi ha dato un'impronta fondamentale in termini di valori etici. Lealtà, impegno e precisione».

LA MIA VITA – «Il proprio lavoro andrebbe sempre fatto con amore - aggiunge, l'architetto, con fare un po' zen -. Ogni incarico lo vivo come un momento di confronto e di crescita. Adoro rimanere affascinata dalle mie creazioni, guardarle con meraviglia, quasi non ne fossi stata io l'artefice. Non sempre ci riesco, ma questa è la tensione che metto in ogni mio progetto».