29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Fondazione Cassa di Risparmio Biella

Giovedì votazione per il futuro del Biellese

Nuovo presidente dopo i vent'anni di Squillario. Ma dietro l'elezione c'è un braccio di ferro tra forze politiche e sociali del territorio. I duellanti sono Ferraris e Tavolaccini

BIELLA - Un'elezione, forse, più importante di quella che ha deciso il nuovo sindaco di Biella, praticamente un anno fa. Non sarà ovviamente a suffragio universale, come le normali consultazioni amministrative, bensì appannaggio di poche e selezionate persone. Eppure il futuro del Biellese, per molti aspetti, passa dall'esito di questa votazione. Parliamo dell'elezione del nuovo presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, colui che succederà a Luigi Squillario che ha appena compiuto ottant'anni e lascerà a giorni la poltrona più ambita e importante sotto il Mucrone. Già. Perché la Fondazione Crb, ente sostenuto dalla Biverbanca, attraverso l'elargizione di fondi legati agli utili annuali, è praticamente l'unico soggetto che possiede e gestisce un vero e proprio tesoro, grazie al quale sono stati finanziati progetti piccoli e grandi. Ospedale, Città, Studi, Santuario d'Oropa, aeroporto e altro ancora sono solo alcune delle grandi infrastrutture sulle quali l'ente presieduto da Squillario ha riversato milioni di euro. Ma non solo. L'ente che ha sede in via Garibaldi ha aiutato e sostenuto piccole e grandi associazioni culturali, ricreative e naturalistiche, tutte accomunate dalla vocazione biellese. Un aiuto al territorio prezioso e unico, che di fatto ha rappresentato una stampella per le istituzioni pubbliche, a corto di liquidità in questi anni di crisi economica.

I DUELLANTI – A contendersi l'ambita poltrona sono il notaio Paolo Tavolaccini, ex Democrazia cristiana, conosciuto e stimato in città, nonché gradito sia al presidente sia ai vertici del Partito democratico, e Franco Ferraris, amministratore delegato del Lanificio Zegna, entrato da poco in Fondazione, con un'importante carriera professionale alle spalle.

IL RETROSCENA - Il bisettimanale «La nuova Provincia», mercoledì scorso, con un lungo e dettagliato articolo non firmato, ha raccontato di un vero e proprio duello in atto tra forze politiche e sociali del territorio. In pratica secondo quando riportato dal giornale, il centrodestra politico, la Diocesi del vescovo Gabriele Mana e l'Unione Industriale vorrebbero vedere trionfare Ferraris. Mentre mentre Partito democratico e Squillario, Tavolaccini; se vincesse quest'ultimo ci sarebbe sostanzialmente una continuità di mandato rispetto agli ultimi vent'anni di regno di «Re Luigi». Vincesse invece Ferraris, la politica di aiuto perseguita negli anni dalla Fondazione Crb, definita non a caso in una vecchia polemica «sparmigianare le risorse», cesserebbe immediatamente. I tanti soldi in ballo, parliamo di milioni di euro, sempre secondo quanto riportato dalle colonne del giornale diretto da Massimo De Nuzzo, verrebbero quindi utilizzati per mega progetti legati al mondo dell'industria tessile e dell'alta moda.

IL VOTO - Il giorno delle elezioni è fissato per giovedì. Lo si farà votando uno dei 14 nomi che compongono l’Organo di indirizzo della Fondazione, per alzata di mano. Ma è probabile che qualcuno avanzi la richiesta di passare alle urne e quindi il voto diventerebbe segreto. Partiti politici e forze sociali tengono dunque il fiato sospeso, in attesa di un passaggio di consegne che potrebbe risultare epocale per la provincia di Biella, alla disperata ricerca di uomini, idee e progetti che sappiano farla uscire dal pantano della crisi economica che dura da anni.