19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Mangiare fuori

Un ottimo ristorante a Ivrea? La Mugnaia di Elisa Campa e Marco Rossi

In pieno centro storico si cela uno dei migliori ristoranti della città e di tutto il Canavese.

IVREA - Per abitudine degli Eporediesi, ma anche per chi viene da fuori, la classica passeggiata in centro città si esaurisce spesso nel breve tratto che collega Via Palestro alla Piazza Ferruccio Nazionale, ed eventualmente concludendo il giro piegando verso il basso, verso il Lungo Dora. Peccato, perché salendo la meno vivace Via Arduino si potrebbe raggiungere l'ottimo ristorante di Elisa Campa e Marco Rossi: La Mugnaia.

LA MUGNAIA - La Mugnaia è il personaggio più importante dello Storico Carnevale di Ivrea, l’eroina che è stata elevata a simbolo della libertà conquistata dal popolo in rivolta contro il tiranno feudale. Cose d'altri tempi per fortuna, che rimangono li a ricordare un passato dove le libertà e la civilizzazione dei popoli faticavano a prevalere sulle tirannie. Questa Mugnaia si offre coerentemente con la sua storia in maniera discreta, pressoché riservata, dovendo scendere qualche gradino per raggiungerla, trovando un varco lungo la via che prende a salire, chiedendo quindi un minimo di sforzo per conquistarla: sforzi e intenzioni ben spese.

LE SALE E IL DEHORS - Difficile immaginare quello che ci riserverà l'interno, che si delinea subito, dall'angolo bar conviviale, che inviterebbe a sostare per un aperitivo, prima di proseguire lungo la bella sala illuminata che porta verso un inaspettato dehors fiorito. Un'altra sala, più intima e defilata si nasconde in questo dedalo di stanze, ma in questa stagione sarà opportuno riservare un tavolo all'esterno, comunque ben protetti da correnti d'aria o da eventuali improvvisi temporali.

LA CUCINA DI MARCO - In proporzione ai coperti disponibili (una quarantina), e al numero di piatti che compongono la carta e il menù, sono in parecchi in cucina, ma osservando i piatti che escono si comprende subito che tre o quattro cuochi sono assolutamente necessari per comporre piatti di questa complessità, e quindi nessuno sta di là a girarsi i pollici. Piatti ben centrati sui gusti e sugli elementi principali, poi rifiniti in maniera precisa,  quasi maniacali, in ogni dettaglio.

CUCINA D'AUTORE - Sono quattro anni che Marco è qui, ma stranamente l'eco di «Radio Casserole» ha un po' faticato a raggiungere le orecchie dei molti divulgatori e commentatori di tagliatelle. Tempo nel quale però lo chef ha utilizzato per dare un senso già abbastanza compiuto al suo repertorio di ricette che non somiglia ad altri, sia per i prodotti utilizzati, sia per gli accostamenti cercati, quelli che aiutano a "chiudere" il piatto in una maniera originale.

VINI E SERVIZIO - La banalità non viene servita neanche nei bicchieri, perchè le scelte escono abbastanza dai sentieri battuti, e anche perché la stessa carta dei vini è declinata per vitigno e non per aree geografiche, facendo intuire che la giovane Elisa sa di cosa sta parlando mentre vi serve un determinato vino, ma anche gli altri che la affiancano in sala vi sapranno spiegare quello che avete nel piatto, compito non semplicissimo, come si potrà intuire anche solo guardandoli questi piatti.

1187 - E' il menù degustazione più lungo, ma non così faticoso come coprire la distanza che separa le origini di Marco ed Elisa, lui di queste parti mentre lei è leccese. Questo percorso è sintetizzato in un menù degustazione che corre lungo la Penisola senza condizionamento alcuno, a seconda l'umore dello chef e dei prodotti freschi di stagione, per di più proposto (questo come gli altri), a prezzi che invitano a tornare presto, qui, a La Mugnaia di Ivrea