28 marzo 2024
Aggiornato 23:30
Economia

Pioggia di euro per le imprese che investono in Italia

«Contratto di sviluppo» promosso dal Ministero dell'Economia. Tanti i Comuni biellesi dove i soldi possono essere a fondo perduto

BIELLA - Da oggi sarà possibile presentare la richiesta per finanziare nuovi investimenti in Italia nei settori agroalimentare, industriale, turistico e per la tutela ambientale previsti dal «Contratto di sviluppo», un nuovo bando lanciato da «Invitalia», l'Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, di proprietà del Ministero dell'Economia. I beneficiari possono essere imprese italiane o estere che decidano di investire in territorio italiano.

SOTTO IL MUCRONE - Nel Biellese le agevolazioni del contratto di sviluppo sono amplificate grazie all'individuazione di Comuni in cui i contributi a fondo perduto sono potenziati: Benna, Borriana, Castelletto Cervo, Cavaglià, Cerreto Castello, Cerrione, Crosa, Graglia, Lessona, Massazza, Masserano, Mongrando, Mottalciata, Ponderano, Quaregna, Roppolo, Sandigliano, Strona, Trivero, Valdengo, Vallanzengo, Valle San Nicolao, Verrone, Vigliano.

PARAMETRI - Sono ammessi a contributo i progetti di sviluppo nell'agroalimentare (attività di produzione e commercializzazione dei prodotti agricoli); industriale (nei settori manifatturiero, estrattivo, trasporti e della fornitura di energia, in alcune attività di gestione dei rifiuti e risanamento, in alcune attività di servizio, informazione e comunicazione); turistico (nel settore ricettività e nelle eventuali attività integrative e/o nei servizi di supporto alla fruizione del prodotto turistico, ammissibili anche le correlate attività commerciali complementari); tutela ambientale (per innalzare ed anticipare il livello di tutela ambientale dell’impresa proponente oltre le soglie fissate dalla normativa comunitaria vigente, per consentire maggiore efficienza energetica, per realizzare impianti di cogenerazione ad alto rendimento, per realizzare attività di riciclaggio e riutilizzo di rifiuti limitatamente ai rifiuti speciali di origine industriale e commerciale).

EURO - La dotazione finanziaria iniziale dello strumento è di 250 milioni di euro, di cui 50 destinati al Centro-Nord Italia. A questa dotazione iniziale verranno aggiunti ulteriori 350 milioni di euro derivanti dalla programmazione comunitaria e nazionale per il periodo 2014-2020. Il Contratto di sviluppo prevede agevolazioni quali contributo a fondo perduto in conto impianti e alla spesa, finanziamenti agevolati e contributi in conto interessi. L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto, di investimento o di ricerca, sviluppo e innovazione, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa. L’investimento minimo previsto per l’accesso è di 20 milioni di euro, che però, per il programma dell'agroalimentare, è ridotto a 7,5 milioni, dove il contributo a fondo perduto può arrivare fino al 40% della somma complessiva investita. Alle agevolazioni sono ammissibili progetti riguardanti la creazione di una nuova unità produttiva oppure la riconversione, ristrutturazione, acquisizione o ampliamento di capacità di un'unità produttiva esistente. Le spese ammissibili sono: suolo aziendale e sue sistemazioni, opere murarie e assimilate, infrastrutture specifiche aziendali; macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica; programmi informatici, brevetti, licenze, know how e conoscenze tecniche di prodotti e processi produttivi.