20 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Cronaca biellese

Incredibile rissa al Lago Sirio. Coinvolte decine di persone

In due aggrediscono un bagnino (arrestati). Provvidenziale e perfetto intervento della polizia. Ma volano fioriere, calci e pugni di fronte a famiglie e bambini

CHIAVERANO - Incredibile episodio di violenza, oggi pomeriggio, intorno alle 16, al lago Sirio, molto affollato e tradizionalmente frequentato da tanti biellesi. Protagonisti principali di una rissa che ha coinvolto una ventina di persone, un cittadino italiano ed uno polacco, visibilmente alterati.

Gli incredibili fatti
I due (senza precedenti penali, rispettivamente di 52 e 30 anni) hanno più volte oltrepassato i confini in acqua della struttura privata «Chalet Moia», determinando la reazione di uno dei bagnini. Il richiamo dell'addetto alla sicurezza dei bagnanti, fermo, ma corretto, non è piaciuto ai due, che l'hanno prima insultato e poi aggredito fisicamente. L'incredibile e inspiegabile scena ha colpito molte delle persone presenti nella struttura, frequentata da famiglie e giovani coppie, che serenamente trascorrevano una domenica tra relax e bagni nello specchio d'acqua dell'Eporediese. Alcuni avventori hanno quindi soccorso il bagnino, invitando i due energumeni ad allontanarsi. Niente da fare. I due hanno iniziato a mulinare pugni e ad aggredire chiunque capitasse loro a tiro. La situazione è quindi degenerata, con diversi pugni e spintoni e ripetuti tentativi (vani) di calmare gli animi da parte di qualche padre di famiglia. Ad un certo punto alcune fioriere sono state scagliate (da qualcuno, non identificato) nel cuore della mischia, miracolosamente non colpendo nessuno.

L'intervento (perfetto)
Provvidenzialmente dentro il centro balneare erano presenti due poliziotti, in borghese, che stavano svolgendo un servizio di prevenzione. I due agenti si sono fatti riconoscere da tutti e hanno più volte cercato di condurre alla ragione i due aggressori, irriducibili ad insultare tutti e a voler fare a botte, esasperando i tanti presenti alla scena con parole contro l'Italia e gli italiani... I poliziotti in borghese, eccezionali nel gestire una situazione difficilissima, hanno quindi chiamato via cellulare i colleghi d'Ivrea, che nel volgere di qualche minuto sono arrivati dal commissariato. Alla presenza degli uomini in divisa i due principali protagonisti dei fatti, inizialmente, si sono calmati. Subito dopo però hanno tentato un'improbabile fuga in acqua, durata un paio di metri. I due agenti della volante li aspettavano infatti a riva. Uno dei due, il più giovane, polacco, di fronte ai poliziotti ha parzialmente moderato l'atteggiamento, cercando di passare per la vittima della situazione e comunque mostrando il passaporto per farsi riconoscere e identificare; l'altro, invece, nonostante l'evidenza delle proprie responsabilità, ha rifiutato di collaborare mancando ripetutamente di rispetto ai tutori dell'ordine, anche mettendo le mani addosso agli agenti. I quattro poliziotti, a grande fatica, e con un'azione da manuale di fermezza e buon senso, sono comunque riusciti a farli salire in macchina e ad accompagnarli in commissariato.

L'arresto
L'episodio ha colpito praticamente tutte le persone presenti, turbate da tanta violenza e tracotanza da parte del cittadino polacco e del suo amico italiano. Negli uffici di piazza Francesco D'Assisi, ad Ivrea, nei confronti dei due aggressori è stato formalizzato lo stato di arresto. Per eventuali altre responsabilità sono in corso accertamenti.