19 marzo 2024
Aggiornato 04:30
Mangiare fuori

Novità a La Mia Crota: il miglior ristorante di Biella ha riaperto oggi con funghi freschi e altre primizie

Dopo la pausa estiva ritornano in scena i protagonisti di un'avventura enogastronomica ancora in evoluzione, unica in città

BIELLA - La Mia Crota, enoteca di primo livello in città, e fin qui nulla di nuovo. Il ristorante al piano superiore? L'unico degno di apparire in guida chez Michelin in una città di 50mila abitanti, e anche ciò è ben noto. Il ristorante ha riaperto giusto oggi, rinnovato non tanto nel contenitore ma nei contenuti, quelli più importanti, quelli che si riflettono negli intenti delle persone che ci vivono e ci lavorano, a disposizione, da mattina a notte, per dare un senso compiuto ed una continuità di servizio pubblico a persone evolute in un luogo del culto del mangiare, del bere e dello star bene.

VITTORIO ED ALBERTO - Ad affiancare il visionario Vittorio Delmotto è arrivato da qualche mese un sommelier professionista ed appassionato di ogni cosa si possa versare diversamente dall'acqua in un bicchiere e da ogni cosa interessante resa masticabile. Si chiama Alberto Ciarletti. Una presenza di peso e di sostanza, a dare una verve ai dimenticati (ahimè) abbinamenti cibo-vino, chissà perché finiti dentro il filtro fine del gusto personale, quello che non ti fa crescere, quello che non stimola il cervello, quello che non ti consente il confronto, e che ti lascia privo di nuove idee da sviluppare.

LA CUCINA - C'è Davide Tommasini in cucina, qui da qualche mese, pure lui, dietro il pass da alcuni giorni prima di riaprire, per rimettere "in linea" una ventina di piatti elencati sinteticamente in carta, piatti che alla prima lettura non potranno offendere nessuno, per criterio e misura. Essenziale, la carta, nei termini quanto negli ingredienti, quelli sufficienti a creare un buon piatto, senza andarsi a cercare strampalati contorsionismi cerebrali privi di buon senso gastronomico -oggi ho letto di quei menù a Biella ...- , e di conseguenza di buon gusto. Oltre a quanto offre il mercato, qui oggi si vuole onorare l'autunno, un ricordo da fine estate, e lo si fa e lo si farà fin quando la stagione lo consentirà, innanzitutto con i funghi freschi, con un menù dedicato, quelli che danno il via ai sentori di sottobosco settembrino e che culmineranno più avanti con la saturazione novembrina da gas della Val Padana: il tartufo bianco.

IL SERVIZIO - Parlare di cantina qui parrebbe superfluo, invece no, ricordando e sottolineando ciò che Alberto sta sviluppando su più fronti, e quindi esplorando e battendo sentieri diversi, ma non potendo fare a meno dell'affezionata Elisa, qui da cinque anni, una che non ha buttato via tempo come tanti suoi coetanei, frequentando una scuola alberghiera tanto per andare a scuola un'ora più tardi, e in più impegnandosi nel segmento oggi meno ambito di questo mestiere, quello relativo alla sala, professionalità che pare superflua ai tanti aspiranti cracchini di cucina; dimentichi del fatto che se non hai una persona così in sala diventi quasi superfluo tu ad un mondo fatto molto più di apparenza che di contenuti, due aspetti che qui si specchiano senza deformarsi. Elisa potrebbe essere dell'acquario, ma non ho approfondito. E infine un'altra novità, perché anche La Mia Crota si declinerà a breve su due fronti: bistrot al piano terra e gastronomico al piano superiore, proprio perché resti superiore.