26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Immigrazione a Biella

«Accogliamo le famiglie di profughi nelle nostre case»

L'appello del vescovo Gabriele Mana dopo le parole di papa Francesco: «è un imperativo per i cristiani. Diverse parrocchie del Biellese sono già impegnate da tempo nell'accoglienza»

BIELLA – «Le parole di papa Francesco sono bellissime e rappresentano un appello a cui tutta la comunità cristiana deve rispondere. Non solo le parrocchie, infatti, sono chiamate a fare la propria parte in materia di accoglienza». Parola del vescovo Gabriele Mana, che si dichiara totalmente in sintonia con quanto detto nei giorni scorsi dal Santo Padre.

IL PUNTO - «Quanto ha detto papa Francesco rappresenta un imperativo. Sia per le organizzazioni cattoliche sia per le famiglie della comunità di fedeli. Non è solo questione di aprire ai profughi spazi abitativi, ma impegnarsi per un'accoglienza che diventi il seme di un'integrazione vera. E penso al ruolo delle famiglie, dopo queste parole e questa intuizione bellissima del papa. E penso all'idea che ogni famiglia nel nostro territorio nazionale e locale accolga una famiglia di stranieri, magari evitando così concentrazioni di uomini in punti delle città che possono diventare di complessa risoluzione. Invece così, con l'impegno di ogni famiglia, si favorirebbe una vera accoglienza, motore di una catena di solidarietà profonda. Tutto questo rappresenta un vero imperativo della fede» sono le inequivocabili parole di Mana.

L'IMPEGNO – «Le parole del papa non ci hanno comunque trovato impreparati. Diverse parrocchie del Biellese sono già impegnate da tempo nell'accoglienza – conclude il vescovo -. E poi penso a strutture quali il Cottolengo oppure a suore che lavorano per aiutare queste persone in diversi centri, non da oggi. Ma non basta. Va fatto di più. Ecco perché prestissimo parteciperò ad un consiglio presbiterale per fare il punto della situazione sulle possibilità di aiuto e di coordinamento per aiutare gli stranieri. In tutto questo va tenuto conto di un aspetto legale e logistico. Ecco perché l'esperienza e la competenza della Caritas è fondamentale».