20 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Cronaca a Biella

Zumaglini, problema sociale non di sicurezza

Vertice tra Comune e Questura: tutti schedati i frequentatori del parco. Proseguiranno i controlli della polizia

BIELLA – L'incontro tra i vertici della questura, la giunta comunale e i rappresentanti dei servizi sociali del territorio è arrivato alla seguente conclusione: ai giardini Zumaglini non esiste un pericolo di ordine pubblico. La presenza di stranieri e di soggetti che, a vario titolo, hanno problemi con la legge è in aumento rispetto al passato. Ma per la Polizia non ci sono emergenze o allarmi. E comunque la situazione è costantemente controllata. Il faccia a faccia s'è svolto a Palazzo Oropa, ieri, pomeriggio.

IL PUNTO – Gli uomini della Polizia hanno mostrato di conoscere uno per uno tutti gli abituali frequentatori dell'area verde vicino a via Italia. Di ogni persona, i poliziotti hanno rivelato di conoscere precedenti penali, spostamenti e una serie di riscontri dei movimenti sul territorio nazionale. Una vera e propria mappa delle persone che hanno più o meno problemi con la legge alle spalle (reati contro il patrimonio, resistenza a pubblico ufficiale, furto e altro) e in vario modo transitano o si fermano nel polmone verde della città. Questo a dimostrazione che, controllo più, controllo meno, quanto avviene agli Zumaglini è noto, da tempo. Le persone, inoltre, con piccoli ricambi, sono le stesse da anni. Questo quanto hanno recepito dagli amministratori comunali. Non esistono dunque pericoli o situazioni fuori controllo, per ora. Ci sono, secondo quanto emerso dal confronto, persone che abusano di sostanze alcoliche o altro, nullafacenti e stranieri; uomini (maggioranza) e donne che bivaccano tra le panchine o le aiuole, quasi mai qualcuno che dorme di notte. Tutto a posto, allora? No. Ma quanto davvero possano fare i poliziotti di fronte a questa situazione è drammaticamente poco. Gli agenti identificano queste persone, le controllano, magari le perquisiscono, ma molto di più non possono fare (in assenza di flagranza di reato). Bighellonare infatti non è un reato. E neanche ubriacarsi (se non si diventa molesti o aggressivi) è contro la legge. Quindi il personale di polizia, ribadendo l'impegno a presidiare l'area, insieme alle altre forze di sicurezza, ha chiamato in causa le organizzazioni comunali e i servizi sociali.

CHE FARE? "E' indubbio che negli anni la situazione sia peggiorata, probabilmente per via della crisi economica – spiega l'assessore comunale alla polizia municipale, Stefano La Malfa -. E quindi il numero di persone che bazzicano intorno ai giardinai è passato da venti o trenta a quaranta. E probabilmente, in questo periodo estivo, le persone bisognose d'aiuto dai servizi sociali si sono sommate agli stranieri in cerca di asilo. Da qui una percezione esasperata della situazione. L'unica soluzione è continuare a presidiare l'area e impegnarsi in politiche di aiuto per queste persone, che peraltro non sempre vogliono essere aiutate".