29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Istruzione

Gli asili di Chiavazza e Masarone saranno gestiti da privati

Il comune ha deciso per l'affidamento esterno giustificano la decisione con la carenza di personale. Le due scuole «privatizzate» dovrebbero essere affidate tra febbraio e marzo. Per ora si è trovato posto per 158 bambini, mentre per 22 di loro le porte delle strutture pubbliche rimaste chiuse

BIELLA – Gli asili di Chiavazza e Masarone non saranno più gestiti dal comune di Biella, che ha deciso di affidarli a privati tramite appalto. Da palazzo Oropa giustificano la decisione con la carenza di personale «che il comune in questo momento non può risolvere altrimenti».

NUOVI ORARI - L'assessora all'Educazione, Teresa Barresi ha spiegato: «Siamo arrivati a questa decisione dopo aver esplorato tutte le strade possibili in questi mesi. Abbiamo ritenuto che fosse la più vantaggiosa per i cittadini, perché ci consentirà di abbattere le liste d'attesa, accogliendo buona parte dei bambini che ora sono rimasti fuori e perché riusciremo ad ampliare gli orari di apertura in tutte le strutture cittadine». Grazie a questo affidamento esterno tutti e cinque gli asili nido direttamente dipendenti dal comune (San Paolo, Vernato, Chiavazza, Masarone e Pavignano, quest'ultimo dato ai privati dalla giunta Barazzotto) apriranno alle 7,30 e chiuderanno alle 18. «Questo è possibile» ha detto l'assessora al Personale Fulvia Zago «perché gli educatori dipendenti del Comune si concentreranno sulle due strutture a gestione diretta. E avremo modo di recuperare risorse anche per tenere aperta la ludoteca».

I 22 BAMBINI ESCLUSI - I due asili «privatizzati» dovrebbero essere affidati tra febbraio e marzo. «Agiremo il più rapidamente possibile» ha detto Barresi «perché una delle conseguenze negative di queste settimane in attesa di una decisione definitiva è stata l'allungamento delle liste d'attesa, anche se tutti i bambini con punteggio più alto, ossia con entrambi i genitori che lavorano, hanno trovato posto. Nei primi tempi le nuove educatrici saranno affiancate a quelle di prima, per far sì che i bambini vivano il passaggio di consegne in modo sereno e senza mai restare privi di un punto di riferimento». Per ora infatti si è trovato posto per 158 bambini, mentre per 22 di loro le porte degli asili pubblici sono rimaste chiuse.