25 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Trasporti ferroviari

Ronzani: «Elettrificazione? Rischio di una vittoria di Pirro»

Il territorio ha incassato la disponibilità della Regione Piemonte. Ma l'ex deputato biellese del Partito Democratico ridimensiona l'effetto dell'innovazione

BIELLA - Wilmer Ronzani non ha incarichi istituzionali o ruoli di prestigio all'interno del Partito democratico, dopo una lunga e importante carriera politica (due volte deputato e consigliere regionale oltre che punto di riferimento per la sinistra biellese). Sulla vicenda treni è probabilmente tra i politici più competenti. Dopo l'incontro istituzionale di ieri, che pare aprire delle possibilità concrete per il territorio, attraverso le parole di Sergio Chiamparino a margine di un consiglio regionale, Ronzani dice: «Credo che il progetto di cui si sta discutendo debba riguardare l'intera tratta e non soltanto la Biella-Santhia se vogliamo trasformare la rete ferroviaria biellese nello strumento con il quale garantire, non soltanto un trasporto degno, ma anche una maggiore attrattività del nostro territorio; intervenire solo sulla Biella-Santhia, oltre a penalizzare una parte del territorio, comprometterebbe l'unitarieta' della rete».

L'importanza della manutenzione
E ancora: «Come ha dichiarato il presidente della Provincia la prima cosa da fare è intendersi sulla 'cause' dei disservizi che quotidianamente si verificano perché solo così sarà possibile individuare i rimedi e le soluzioni da proporre ai nostri interlocutori e alle nostre controparti. Sulla Biella-Santhia-Novara le cause dei disagi si chiamano: passaggi a livello, apparecchiature di linea, che frequentemente non funzionano, e materiale rotabile. Solo sulla Biella-Novara i passaggi a livello sono quasi una cinquantina. Le due ore e mezza impiegate nei giorni scorsi per andare da Biella a Novara si spiegano così: il treno ha dovuto stare fermo in prossimità di un passaggio a livello guasto in attesa che  questo venisse presidiato».

Elettrificazione? Risultato parziale
«In questa situazione e senza avere prima risolto questi problemi la elettrificazione non avrebbe alcuna efficacia perché non si ridurrebbero né i disagi né i tempi di percorrenza - aggiunge -. Neppure credo che abbia molto senso proporla per risolvere il problema del ripristino di alcuni collegamenti diretti con Torino che potrebbe essere affrontato e risolto piu rapidamente con la utilizzazione dei treni bimodali (diesel/elettrico) come da più parti viene proposto e come alcune Regioni hanno iniziato a fare. E' chiaro che all'interno di un progetto che punti a modernizzare e velocizzare i collegamenti con Torino e Milano dovranno trovare posto anche una serie di altri interventi; se sulla Biella Novara non si interviene sull'armamento e non si correggono le pendenze non sarà possibile, con o senza elettrificazione,aumentare la velocità commerciale che è di 90 km l'ora e non di 130; così come sarebbe assai utile e ragionevole realizzare due nuovi incroci:a Carpignan Sesia sulla Biella-Novara e a Vergnasco sulla Biella-Santhia. Sapendo però che siccome le risorse non saranno illimitate e' fondamentale individuare le 'priorita'. Subito credo che debba essere affrontata la questione degli orari dato che quelli invernali entreranno in vigore a meta' dicembre. Vanno rivisti se vogliamo garantire le coincidenze che soprattutto sulla Biella-Novara sono una lotteria.Non ho mai capito perché sia stata abolita la fermata di Vigliano. E' stata ripristinata quella di Nibbia a seguito delle proteste dei novaresi ma non quella di Vigliano ( almeno per alcuni treni) e quando litigavo un Regione mi sentivo rispondere che era una mia 'fisima' perché il territorio aveva condiviso la decisione di sopprimerla. Andrebbe presa in considerazione la possibilità di far proseguire fino a Cossato alcuni treni provenienti da Santhia e viceversa. Coloro che  ne sanno di trasporto ferroviario e conoscono la rete biellese come le loro tasche dicono che questo e' possibile e che non interferirebbe minimamente sul traffico della Biella-Novara».