19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Politica

Lega Nord: «In via Coda siamo al business degli immigrati»

Il segretario provinciale, Mosca, contro la decisione del sindaco di tenere ancora aperto il centro di Chiavazza

BIELLA - "Come avevamo ampiamente previsto sin dalla sua apertura, il centro di accoglienza di via Coda a Chiavazza resterà aperto almeno fino a fine anno, vorrei sbagliarmi ma credo che la chiusura verrà posticipata anche per i mesi a seguire». Lega Nord sul piede di guerra in tema di immigrazione. A parlare è il segretario provinciale, Michele Mosca.

Almeno c'è un canone d'affitto...

"Apprendiamo inoltre che come suggerito da Lega Nord il sindaco ha finalmente deciso di far pagare un canone di locazione al Consorzio che gestisce la struttura e ha creato un vero e proprio business sull’accoglienza - insiste Mosca -. Tuttavia, la cifra, paragonata al fatturato mensile mi pare però veramente esigua, infatti, a fronte dei 2.500 euro che il sindaco comunica di aver concordato è bene ricordare che assumendo in 50 unità la capienza massima della struttura, (ci risulta che gli ospiti siano in numero maggiore) e indicando la cifra di 35 euro cadauno per ogni giornata trascorsa nei locali, il consorzio fattura ogni mese 52.500 euro".

"Basta piegare la schiena"

"Una cifra importante, ancora di più alla luce del fatto che risulta che molte attività vengano effettuate da personale su base volontaria andando in questo modo ad aumentare l’utile d’impresa» del Consorzio. Da ciò, ritengo che l’amministrazione comunale dovrebbe richiedere un canone almeno pari a 5.000 euro al mese da destinare a lavori di manutenzione nel quartiere di Chiavazza che sta sopportando il disagio oltre alle bugie della giunta. Mi dispiace che lo stesso Consorzio, formato da cooperative e associazioni biellesi non abbia sentito questa esigenza sociale che sarebbe un bel segnale nei confronti dei cittadini. In merito alla possibilità di trovare nuove strutture da mettere a disposizione dell’accoglienza, Lega Nord esprime il suo totale disappunto, continuare a piegare la schiena di fronte alle imposizioni esterne è un grave errore, bisogna dare un segnale forte e far capire che prima vengono i biellesi".