29 marzo 2024
Aggiornato 00:30
Ancora polemiche legate all'immigrazione

Lega Nord: «Maniere forti con gli stranieri che delinquono»

Il segretario provinciale, Michele Mosca, commenta i fatti di Cossato e di Zimone (proteste e tensioni) con protagonisti degli immigrati: «Legalità immediatamente»

BIELLA – Ancora polemiche legate all'immigrazione. A sollevera la questione è la Lega Nord, per bocca del segretario provinciale Michele Mosca. «Come avevamo sostenuto il Coordinamento provinciale della Protezione Civile non ha ricevuto la deroga dal Ministero per poter gestire in proprio le persone smistate a Biella. Era chiaro fin da subito che non vi erano i presupposti giuridici e statutari per farlo - dice -. Ora, ci chiediamo come farà la Provincia a mettere a disposizione il fabbricato che fa parte del piano delle dismissioni per riequilibrare il bilancio, proprio nei giorni in cui da Roma è arrivato il nulla osta per questa operazione».

I fatti di Cossto e di Zimone
«L’aspetto più preoccupante dell’accoglienza, che a mio avviso non può e non deve passare inosservato ai biellesi, è quanto avvenuto nel week end a Cossato e a Zimone - aggiunge Mosca -. Nel primo caso i migranti non paghi del trattamento che è stato loro garantito hanno prima rubato abiti dai cassonetti della Caritas ubicati lungo le vie cittadine e successivamente hanno rifiutato le porzioni di cibo fornite dalla cooperativa che li gestisce poiché non di loro gradimento, insistendo fino a farsi portare la pizza acquistata direttamente dagli operatori in un locale della città. A Zimone, invece hanno inscenato una rivolta che ha sopraffatto gli operatori ai quali non è rimasto che cedere alle pressioni degli ospiti ed accomodarsi fuori dal fabbricato per restare chiusi in cortile in piena notte, fino all’arrivo delle forze dell’ordine che hanno dovuto instaurare una trattativa con i migranti per ripristinare l’ordine nel centro di accoglienza. A questo punto penso che si sia oltrepassato il limite, scene come queste non appartengono alla cultura della nostra piccola provincia, servono prese di posizioni esemplari per non far passare il messaggio che oltre l’accoglienza a queste persone è tutto concesso. I biellesi sono gente pacata, per bene che storicamente ha fatto del lavoro la propria bandiera, non è accettabile che in nome dell’accoglienza buonista ad ogni costo si metta a rischio l’incolumità degli operatori e si sputi nel piatto che ha garantito l’accoglienza».

Legalità immediatamente
«Lega Nord chiede l’immediato riconoscimento delle persone che si sono rese protagoniste dei questi episodi, la sospensione di qualsiasi attività legata al riconoscimento dello status di rifugiato e l’allontanamento dal territorio biellese - insiste Mosca -. Interveniamo ora con fermezza prima che la situazione degeneri e qualcuno si faccia veramente male. Inoltre, fino a quando non sarà riportata una civile convivenza tra i clandestini e il territorio che il ospita chiediamo che vengano sospesi gli arrivi comunicando che non vi è la possibilità di ospitare nessun altro poiché la situazione di disagio sociale sta crescendo giornalmente».