19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Biella

Anziana buttata fuori dal "condominio solidale". E' bufera politica

L'attacco di Delmastro (Fratelli d'Italia): "Vicenda vergognosa". Nota dei servizi sociali: "Sempre cercato il dialogo..."

BIELLA - Continua a far discutere la vicenda dell'anziana, disabile al 67% e diabetica, allontanata dal "condominio solidale" del Comune per avere ospitato il proprio figlio. Sul caso il presidente di Fratelli d'Italia, Andrea Delmastro ha usato toni molto duri nei confronti dell'amministrazione comunale.

"Vergogna"

"Una notizia vergognosa ed inqualificabile. I servizi sociali, in perfetto burocratese, asciutto e criminale, hanno effettuato una scelta in linea con il regolamento, perché l’anziana signora ha violato una norma... Attualmente l’anziana invalida ha trovato ricovero presso il dormitorio cittadino e con ciò dalla 7.30 alle ore 19.30 è costretta a vivere all’addiaccio e sulle panchine della città, con qualunque condizione climatica - ha scritto Delmastro in un'interrogazione al sindaco Cavicchioli -. Si tratta di una vicenda che tradisce una assoluta insensibilità ai bisogni dei nostri cittadini, proprio nel momento in cui quotidianamente vengono fatti appelli al popolo italiano per dimostrare «solidarietà» e «accoglienza» nei confronti del fenomeno dell’immigrazione. La signora in questione ha lavorato prima presso il lanificio Rivetti, poi presso il Pria, poi alla Fila, dove è stata raggiunta dalla cassa integrazione, con ciò contribuendo alla costruzione di quella ricchezza nazionale che ora viene messa tanto generosamente a disposizione del mondo dell’immigrazione".

"Persona conosciuta e aiutata"

"La signora è da tempo conosciuta dal servizio sociale e, in seguito alla perdita dell'abitazione, sono stati predisposti per lei numerosi progetti di sostegno fino a quello che ha portato all'inserimento presso il "condominio solidale" di Piazza Molise che è partito sul finire dell'anno scorso. Va precisato che tale struttura nasce per garantire una soluzione abitativa tutelante ed economicamente sostenibile (poiché il Comune di Biella copre per intero le spese di gestione degli appartamenti e a carico delle persone, è previsto il pagamento di una quota estremamente residua delle spese) per persone anziane e disabili che possono così trovare risposta ai propri bisogni ed evitare percorsi di istituzionalizzazione. Ciascun abitante del condominio dispone del proprio alloggio e del sostegno di operatori e volontari - viene diffuso da una nota dell'ufficio comunale dell'assessorato ai servizi sociali, in mano a Francesca Salivotti -. Questo fa sì che gli abitanti del condominio non possano essere considerati semplicemente inquilini di una abitazione ma ospiti di una struttura che ha una dimensione comune e pertanto tenuti a rispettare quelle che sono le regole progettuali della stessa. Tra le altre cose, il progetto non prevede la possibilità di ospitare, da parte di chi vive nel condominio, in modo stabile parenti o amici. La sottoscrizione di uno specifico progetto per l’inserimento nel Condominio Solidale non è dovuta ad una mera esigenza burocratica ma alla necessità concreta di garantire che la natura e gli scopi per cui il Condominio è nato possano essere preservati affinché sia possibile continuare a dare una risposta concreta e adeguata alle persone che vi abitano e alle loro fragilità. Per tornare alla storia, gli operatori del condominio hanno segnalato a più riprese che la signora, fin dall'inizio dell'inserimento, aveva preso l'abitudine di ospitare stabilmente il figlio disoccupato".

"Contattato il figlio, inutilmente"

"Si è più volte cercato, senza successo, di entrare in contatto con il figlio per coinvolgerlo direttamente nella questione e per valutare insieme forme di aiuto al nucleo in un contesto diverso. Contemporaneamente si è sollecitato più volte la signora con richiami, prima verbali e poi scritti, al rispetto del progetto di inserimento facendo presente che se la situazione non si fosse modificata si sarebbe resa necessaria l'interruzione dell'inserimento presso il condominio. Nonostante i vari tentativi, tale situazione si è protratta per molti mesi senza riscontro - conclude la nota ufficiale -. Da ultimo, non avendo al momento nessun'altra alternativa, il Servizio ha provveduto a reperire un’altra sistemazione temporanea presso l'alloggio di pronta accoglienza riservato alle donne e gestito dal progetto di accoglienza plurale. Nel frattempo gli operatori si sono prontamente attivati per individuare una ulteriore soluzione presso una struttura di accoglienza che consenta alla signora la permanenza durante tutto l’arco della giornata".