19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Economia

La battaglia di Vitale Barberis Canonico contro il dolore delle pecore merino

L'industria tessile biellese si sta battendo in Australia perché si riduca il dolore delle pecore sottoposte alla cruenta pratica del mulesing

CANBERRA – L'industria tessile biellese Vitale Barberis Canonico si sta battendo in Australia perché si riduca il dolore delle pecore sottoposte alla cruenta pratica del mulesing. Si tratta dello scuoiamento della pelle della zona anale e perianale di animali vivi. Viene utilizzata principalmente in Australia e in Nuova Zelanda nei grossi allevamenti di pecore merino per ridurre le infezioni di larve di mosche, attirate dai residui di feci e urina che si annidano nel pelo. Il suo nome deriva dal fatto che fu codificata da John WH Mules.

Davide Fontaneto, un acquirente di lana grezza per Vitale Barberis Canonico, il più grande esportatore di tessuto del mondo, sta facendo pressioni sul governo australiano perché imponga agli allevatori di alleviare le pene degli ovini, rendendo obbligatoria l'anestesia prima che l'animale venga sottoposto al mulesing. Fontaneto ha spiegato alla stampa australiana di portare avanti questa azione di lobbying etica da tempo, avendone parlato anche recentemente con il ministro del Commercio dell'Australia, Andrew Robb, che nei giorni scorsi è venuto in visita a Biella. Al rappresentate del governo australiano è stata consegnata una lettera dove veniva evidenziato che il benessere degli animali è importante per il mercato della lana e che il mulesing, così come viene praticato oggi, è troppo doloroso per le pecore.

La Vitale Barberis Canonico da tempo è attenta a fornire ai suoi clienti lana eccellente, ma anche prodotta in maniera etica, ecologica e sostenibile. Dal 2014 ha lanciato il «Wool Excellence Award», un premio dedicato agli allevatori australiani che producono lane di prima qualità con un'attenzione particolare a sostenibilità, standard qualitativi e benessere degli animali, tra cui un protocollo per lenire il loro dolore. Non si tratta di un semplice riconoscimento: gli allevatori premiati infatti vengono pagati almeno il 30 per cento in più rispetto al prezzo di mercato. Ad oggi delle 25mila balle di lana acquistate da Vitale Barberis Canonico, 2mila provengono da allevamenti che hanno ricevuto il «Wool Excellence Award».