16 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Comune

Costi della politica, Biella è super virtuosa

Confronto tra il 2015 e 2011: sono la metà. Decisiva una delibera del sindaco di allora Dino Gentile

BIELLA - Dal 2011 al 2015 il «costo della politica» in città è più che dimezzato: lo dicono le cifre messe a confronto, paragonando l'indennità di sindaco e assessori nel 2011 e quella attuale. Il calo è stato costante e continuo e vale anche per i gettoni di presenza dei consiglieri comunali, il cui costo nel 2015 è allo stesso modo meno della metà di quanto speso dal Comune cinque anni fa. Nel dettaglio, oggi un mese di giunta costa 11.570,07 euro, la somma delle indennità lorde del sindaco Marco Cavicchioli e dei sette assessori. Sugli otto componenti dell'esecutivo sono tre quelli che hanno diritto a un'indennità dimezzata rispetto a quella stabilita, perché continuano a esercitare il loro lavoro principale durante l'incarico a Palazzo Oropa. Nel 2011 un mese di giunta (quando per sindaco e assessori erano undici) costava 23.833,21 euro, con un calo nel quinquennio pari al 51,45%. Nel gennaio dell'anno successivo l'esecutivo guidato dal sindaco Dino Gentile approvò una delibera che «tagliava» del 30% i compensi degli amministratori, primo passo verso i cospicui risparmi attuali. Oggi, considerando questo taglio – confermato dalla giunta-Cavicchioli, più leggera anche nel numero a confronto con il recente passato – rispetto alle indennità previste dalla legge (il decreto legislativo 287 del 2000), il risparmio annuo sugli «stipendi» di primo cittadino e assessori lascia oltre 80 mila euro nelle casse comunali, a cui si aggiunge un'imposta Irap minore di oltre 7.500 euro.