20 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Cronaca

"Arrestati" i due detenuti violenti. Nessuna tensione tra gruppi

Indagini ancora in corso da parte della polizia. Escluse, per ora, tensioni razziali. Uno degli aggressori era prossimo alla libertà...

BIELLA - Sono scattati immediatamente i provvedimenti per i due detenuti che, il 1 novembre, hanno aggredito un cittadino marocchino nella sua cella, all'interno del carcere di via dei Tigli. I due italiani sono stati "arrestati». In pratica già trovandosi all'interno di un istituto di pena, ovviamente, non sono state messe loro le manette, ma dovranno rispondere penalmente di quanto fatto. E cioè di reati che vanno dall'aggressione, alle lesioni gravi, in concorso, con diverse aggravanti quali la premeditazione. Uno dei due detenuti avrebbe dovuto essere scarcerato a breve... L'altro invece ha una lunghissima pena da scontare, per via di una condanna per omicidio. Secondo quanto stanno appurando le indagini della polizia penitenziaria non dovrebbero esserci tensioni tra gruppi di detenuti di nazionalità diversa, alla base della brutale aggressione. Le botte sarebbero spiegabili solo da presunti regolamenti di conti tra detenuti. La prognosi medica per la vittima del pestaggio (è stata usata anche una caffettiera) è stata di 30 giorni.