16 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Parla il presidente della Provincia

«Il Biella-Milano chiuderà per colpa dei pendolari biellesi»

Servizio bus ad altissimo rischio. Emanuele Ramella Pralungo: «Nulla è cambiato in questi mesi, presenze bassissime, costi alle stelle»

BIELLA - Emanuele Ramella Pralungo non scherza. E così il prossimo 31 dicembre potrebbe davvero cessare il servizio di collegamento tra Biella e Milano, in autobus. Un servizio che alla Provincia di Biella costa salatissimo e che continua a non avere riscontri in termini di presenze. Come emerso nei giorni scorsi, mediamente, ci sono una ventina di persone sul bus messo a disposizione dall’Atap. Un numero troppo basso per giustificare i costi che l’ente sostiene da quasi un anno. Da qui l’alta probabilità che questo servizio, presto, prestissimo, possa arrivare al capolinea.

Numeri troppo bassi...
«Non mi aspettavo numeri da capogiro. Ma che da venti si arrivasse almeno al doppio, sì - spiega il presidente provinciale -. Questo non sta avvenendo. E io non posso non tenerne conto. La Provincia di Biella non può sostenere servizi diciamo così inutili. Inutili ovviamente solo perché i pendolari biellesi si ostinano ad utilizzare la linea ferroviaria che, è sotto gli occhi di tutti, presenta problemi costanti. Il servizio del bus, invece, è efficiente e conveniente sul piano economico. Ma viene snobbato. Io non posso entrare nella testa delle persone. Prendo però atto che in tutti questi mesi nulla e cambiato. Farò quindi le mie valutazioni».

Incontri tra Ramella e i pendolari
«Abbiamo dimostrato la massima disponibilità nei confronti dei comitati di pendolari, che hanno presentato petizioni e che abbiamo incontrato - aggiunge Ramella, anche sindaco di Occhieppo Superiore -. Ci sono state sottoposte delle richieste particolari sugli orari e il numero di bus. Siamo andati loro incontro in tutti i modi. Dopodiché mi aspettavo dei risultati, che non sono arrivati. Non parlo di numeri che coprissero le spese del servizio, ma almeno che ne giustifichino l’esistenza. Così non è. Le conseguenze saranno inevitabili».