19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Serie A2

Basket, mai così facile vincere il campionato. Occasione persa?

Il confronto tecnico con il passato è impietoso: il livello s'è abbassato. Chissa se Biella ha fatto bene ad allestire una rosa giovane che punta solo a salvarsi e a rimandare il salto in Serie A

BIELLA - Quella che state per leggere è una provocazione. Quindi patti chiari e amicizia lunga... Dopodiché, siamo davvero convinti di quello che stiamo per scrivere. Cioè: quello di quest’anno è un’occasione d’oro per tentare il salto di categoria in Serie A. Ok. L’abbiamo sputata fuori. E voi l’aveva letta. Ora si può ragionare ed argomentare.

Il livello è basso, molto basso
Ferentino era accreditata come la squadra più forte del campionato. E a Biella ha perso. Tutti sapete come. Agropoli era la capolista, la rivelazione della prima fase del torneo. E a Biella ha perso. Tutti sapete come. Casalpusterlengo viaggiava con il vento in poppa, definita la rivelazione del momento. E a Biella ha perso. Tutti sapete come. Angelico fuori posto nei bassifondi della classifica o campionato non eccelso (ci piacciono le allegorie)? Diciamo entrambe le cose. I risultati in giro, infatti, confermato che il livello medio del campionato s’è abbassato rispetto all’anno scorso. La formula di fusione tra la Serie A2 Gold e la Serie A2 Silver della passata stagione ha determinato una Seria A2 meno competitiva rispetto a quello che si è visto negli ultimi anni. Poteva accadere il contrario. Ma così non è stato così. In questo girone Ovest, almeno, mancano sia grandi giocatori sia grandi squadre. Anzi, un grande giocatore c’è, e gioca nella Pallacanestro Biella: Mike Hall. Non è ancora al meglio eppure pare di un altro pianeta anche contro i migliori stranieri avversari incontrati fino ad oggi. Vedere come ha surclassato l’ottimo Austin, nell’ultimo turno casalingo, per esempio, la dice lunga su tutto questo ragionamento. Sul girone Est non ci sbilanciamo, ma a sentire gli addetti ai lavori se Atene piange, Sparta non ride. Cioè: uno vale l’altro. Per completare il discorso, per gli amanti delle scommesse e dei viaggi nel passato, che dittatura avrebbe imposto la Pallacanestro Biella che in Serie A2 quasi sconfisse la Virtus Bologna di Messina dominatrice in Italia e in Europa? Secondo noi, implacabile.

Che futuro?
Se il campionato ha un livello modesto, dunque, salire in Serie A oggi potrebbe essere molto più semplice che in futuro. L’Angelico ha quindi perso un’occasione, allestendo una squadra giovane e che solo nei prossimi anni tenterà la scalata al paradiso? Forse sì, anche se la ragione è nota: completare il piano di risanamento dei debiti del passato, per affrontare la sfida promozione con i conti in ordine. Un’operazione di grande saggezza, che fa onore al presidente Massimo Angelico e alla dirigenza. Ma resta il fatto che quest’anno andare su rappresenta un’occasione ghiotta, il che poi certo non significa facile. Nel senso che l’equilibrio generale potrebbe dare molte chance a tutti e quindi rendere ancora più incerta la lotta per l’unico biglietto valido per la Serie A, da contendersi con il girone Est.

E Biella?
L’Angelico reduce dalla bella vittoria con Casalpusterlengo continua ad avere due volti: forte in casa, debole in trasferta. Oggi è senza Pierich e alla ricerca del miglior Hall. Parlare di promozione con questa rosa è una follia. Ma c’è il mercato di gennaio, Carl Wheatle che scalpita nelle retrovie. E nei play off, spesso, vince chi ha più cuore e testa. Voi, non puntereste sul rossoblù?