19 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Giustizia

I biellesi del Meta sul Corriere della Sera

La sentenza di assoluzione per il pescivendolo torinese che aveva esposto in un banco vetrina tre astici e due aragoste direttamente sul ghiaccio fuori dall'acqua, non è andata giù agli animalisti del Movimento etico tutela animali e ambiente che hanno inscenato una protesta davanti al Tribunale di Torino

TORINO – La sentenza di assoluzione per il pescivendolo torinese che aveva esposto in un banco vetrina tre astici e due aragoste direttamente sul ghiaccio fuori dall'acqua, non è andata giù agli animalisti del Movimento etico tutela animali e ambiente (Meta) che hanno inscenato una protesta davanti al Tribunale di Torino. Il Corriere della Sera ha intervistato il biellese Valerio Vassallo, che armato di megafono arringava i passanti.

Vassallo ha sostenuto che in Italia troppo spesso i reati contro gli animali vengono «insabbiati», prescritti o come nel caso specifico i colpevoli non pagano per la lieve entità del fatto. Il commerciante infatti è stato assolto non perché non abbia provocato un'inutile sofferenza negli animali, ma perché si trattava solo di 3 esemplari destinati a essere bolliti di lì a poco. Secondo gli attivisti del Meta si tratta di un ragionamento insensato, perché anche gli animali destinati all'alimentazione meritano un trattamento degno.