19 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Cronaca a Biella

L'agente addetto alla perquisizione è donna. Detenuto scatena l'inferno

Un cittadino marocchino, trasferito da Prato, non accetta i controlli e si becca tre denunce per resistenza a pubblico ufficiale e oltraggio

BIELLA - Detenuto di cittadinanza marocchina, dietro le sbarre per reati sessuali, con ancora 9 anni da scontare, s'è visto formalizzare una serie di denunce appena arrivato nella struttura di via dei Tigli. L'uomo, 40 anni, proveniva dal penitenziario di Prato. Nei suoi confronti gli agenti della polizia penitenziaria hanno verbalizzato provvedimenti per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. R.A. (queste le sue iniziali) non avrebbe infatti voluto farsi perquisire, perché l'agente di turno era una donna, di fatto scatenando un putiferio di proteste e di urla. L'uomo era salito alla ribalta delle cronache perché nel carcere toscano aveva denunciato di essere stato vittima di intimidazioni e aggressioni da parte di uomini della polizia.