19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Comune di Biella

«Movida? Nessuna emergenza... Ma miglioreremo la sicurezza»

Parla l'assessore Stefano La Malfa, dopo le petizioni di alcuni residenti, i disagi in Riva e la fine dei pattugliamenti della polizia municipale

BIELLA - Stefano La Malfa allarga le braccia. Non perché non prenda sul serio la questione della «Movida» in Riva ma perché i toni che sente usare proprio non gli piacciano o, meglio, non li capisce. «Non ha senso dipingere il quartiere come un porto franco dove succede e può succedere di tutto - dice -. Esiste un'area della città frequentata nel fine settimana da migliaia di giovani, alcuni dei quali si comportano in modo incivile. Punto. Questo è il quadro: non c'è nessuna emergenza. Detto ciò mica giustifico chi commette reati o, al contrario, non solidarizzo con chi si trova l'auto danneggiata o l'ingresso di casa sporco... Però eventuali problemi di ordine pubblico sono di competenza delle forze dell'ordine: polizia e carabinieri. Perché chi chiede conto di tutto al sindaco non va dal questore e gli dice le stesse cose? Mi pare evidente che ci troviamo di fronte ad esasperazioni dei fatti, per consentire speculazioni politiche».

Ma il problema esiste
«Detto ciò il Comune si fa carico di quanto accade. E troverà delle soluzioni - assicura uno degli uomini di maggior fiducia del sindaco Marco Cavicchioli -. Intanto le pattuglie dei vigili saranno, presto, nuovamente predisposte, dopo la fine del progetto 'Città Sicure'. Stiamo lavorando sui turni: magari qualche presenza in meno nelle notti di lunedì o martedì, per avere più margini di manovra nei fine settimana. La collaborazione dei vigili è ottima. Arriveremo presto ad un'intesa. Di progetti validi poi ce ne sono tanti... Certamente va potenziato il sistema di video-sorveglianza. In zona ci sono delle telecamere, ma vetuste e non proprio di grande qualità... In giro per l'Italia esistono poi progetti sui quali si può ragionare. Uno si chiama 'Mille occhi sulla città' e prevede che uomini degli istituti di vigilanza, nel espletare i propri normali turni di lavoro, possano avere un contatto telefonico diretto con le centrali operative di polizia e carabinieri nel caso in cui assistano a situazioni problematiche per l'ordine pubblico; ribadisco: non un loro intervento, una collaborazione. Vedremo. Daremo comunque delle risposte, presto».