20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Comune di Biella

Pirogassificatore, valutazione d'impatto ambientale inutile

Tanti enti e associazioni chiamate a votare la compatibilità con la salute pubblica dell'idea di un impianto in via Ambrosetti. Rischi valutati minimi

BIELLA - Non andrà oltre la seconda seduta di oggi, martedì 15 dicembre, la valutazione d'impatto sanitario sul progetto del pirogassificatore di via Ambrosetti. Nella riunione, gli «stakeholders» (ovvero gli enti, le aziende e le associazioni coinvolte) hanno consegnato i questionari da 15 domande con lo screening preliminare di valutazione sul progetto, domande che vertevano sulle possibili conseguenze sulla salute dell'impianto di cui è stata chiesta la realizzazione.

Il punto

I questionari chiedevano di indicare un punteggio da 0 a 2 su ogni domanda, per stabilire il grado di rischio dell'impianto. La procedura, richiesta dal Comune di Biella ma gestita dall'Asl, prevede tre fasce di punteggio per decidere l'esito della valutazione d'impatto sanitario: con una media di punteggi da 0 a 13 si sospende in via preliminare la procedura, con una media tra 14 e 22 la procedura è consigliata, con una media superiore a 22 è obbligatoria. Tra gli enti chiamati a giudicare (Comune di Biella, Comune di Ponderano, Provincia di Biella, Asl con due voti, Arpa con due voti, Legambiente, comitato No Piro e azienda proponente il progetto), due questionari, quelli consegnati da No Piro e Legambiente, avevano un punteggio superiore o uguale a 22, quattro (i due dell'Arpa e quelli di Comune di Biella e Ponderano) avevano un punteggio superiore a 13 e quattro (i due dell'Asl, quello della Provincia e quello dell'azienda proponente) un punteggio inferiore. La media è risultata essere di 13,7, inferiore alla soglia di 14 e non sufficiente per portare avanti la valutazione d'impatto sanitario, che quindi si ferma a questo punto.