28 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Commercio Biella

«Natale in via Italia. I commercianti sorridono»

Parla l'assessore La Malfa: «Gioco di squadra, iniziative e periodo favorevole». Ex Upim, la proprietà prende tempo. Ambulanti in centro? Non c'è la richiesta

BIELLA - Feste di Natale positive per il commercio del centro cittadino. Lo spiega l'assessore al commercio del Comune, Stefano La Malfa, dopo diversi giudizi analoghi da parte dei vertici di Ascom e di Confesercenti: «Dati precisi e finali non ne abbiamo ma la sensazione è certamente questa... Il mese di dicembre s'è chiuso con un buon gradimento per le vendite da parte dei commercianti di via Italia e, credo, del centro città. Il che non vuol dire che sia tutto rose e fiori. Perché dagli uffici mi pare emerga comunque il dato, negativo, che nell'anno 2015 abbiano chiuso più attività di quante ne siano state aperte». L'amministratore prova ad indicare delle spiegazioni: «Credo che l'animazione organizzata in centro abbia dato buoni frutti, così come l'iniziativa del pattinaggio e dell'occasionale mercato. Penso inoltre che un certo atteggiamento di gioco di squadra da parte di molti commercianti abbia pagato, senza contare che probabilmente un momento di sollievo rispetto alla crisi economica generale possa aver contribuito a far spendere qualche soldo in più alle persone. Diciamo insomma che una serie di fattori hanno contribuito a questo risultato apprezzabile».

La fine dei problemi?
La Malfa non si fa illusioni: «Gli sforzi di tutti sono evidenti. Ma Biella resta una città in sofferenza. Restando sul tema consumi e attività commerciali, è evidente che una città che perde residenti da anni difficilmente possa aumentare il numero di vendite. Bisognerebbe diventare attrattivi per l'esterno, ma il discorso diventa generale e più complesso». Sul «caso ex Upim» La Malfa dice: «Qualcuno ci ha accusato di aver frenato il progetto. Falso. Al contrario. Abbiamo favorito, accelerando le autorizzazioni del caso, la possibilità che all'interno dello spazio avvenisse la vendita di prodotti agro-alimentari o di abbigliamento. Ma la società finanziaria proprietaria ha frenato l'apertura. La sensazione è che, di fronte ad una richiesta contenuta, abbiamo incontrato difficoltà di altra natura».

Mercato in centro...
«Una richiesta precisa non l'abbiamo mai avuta - precisa La Malfa -. Ogni tanto qualche ambulante lo chiede, ma a titolo personale e senza mai insistere... Senza contare che i tanti ambulanti che oggi vendono in piazza Falcone non potrebbero trovare posto in piazza Martiri e dintorni in modo automatico. Le leggi regionali in materia prevedono adeguamenti e lavori non di poco conto. Credo che nel breve periodo la soluzione sia di occasionali momenti in cui il mercato ambulante possa spostarsi verso il centro».