27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Sanità

Maria Rosa Fogliano è andata in pensione

Era il direttore del servizio farmacia ospedaliera del "Degli Infermi" di Biella. Ha lavorato quasi 20 anni sotto il Mucrone

BIELLA - Da alcuni giorni, Maria Rosa Fogliano, direttore del servizio farmacia ospedaliera del «Degli Infermi», è in pensione. Quella che ha svolto fino a pochi giorni fa è una professione fondamentale per il buon funzionamento di un ospedale e dei servizi territoriali di un’azienda sanitaria. Durante i diciotto anni trascorsi all’Asl di Biella, è stata il punto di riferimento dell’attività della farmacia ospedaliera, servizio che, oltre a partecipare ad uno svariato numero di commissioni che definiscono il corretto utilizzo dei medicinali, si occupa della programmazione, della gestione, dell’approvvigionamento e della preparazione di farmaci necessari per i reparti e i servizi dell’ospedale, per i distretti (in collaborazione con la Farmacia Territoriale), per l’hospice, per il carcere, per le strutture residenziali per anziani e per i pazienti che accedono alla distribuzione diretta. 

Il suo racconto

«Ho sempre lavorato in ospedale: nel 1978 come assistente al dermatologico di Torino, confluito poi nelle Molinette. Nel 1989 ho lavorato come aiuto al CTO e nel 1993 mi sono trasferita in Lombardia, dove sono rimasta per quattro anni prima di giungere all’Asl di Biella come direttore della farmacia ospedaliera - spiega Fogliano -. Nel corso degli anni sono cambiati molti aspetti del mio lavoro, in particolare è stata potenziata notevolmente la distribuzione diretta dei farmaci ai pazienti del territorio e questo per certi versi ci ha consentito di avere un rapporto più diretto. Con il tempo anche il numero di farmaci è aumentato e la normativa è divenuta più complessa, «ingessando» le procedure e complicando così il nostro lavoro, che comunque mantiene il proprio fascino». Fogliano, che ha vissuto anche il momento del trasferimento dalla vecchia alla nuova sede ospedaliera, aggiunge: «Si è trattato di un notevole passo avanti per quanto riguarda l’ampiezza degli ambienti e la loro luminosità. Al tempo stesso, nella vecchia sede lo spazio era decisamente più ridotto e per questa ragione il rapporto con i colleghi era più stretto, anche sotto il profilo umano».