Unioni civili: Susta e Favero contro l'adozione del figlio del partner
Trentaquattro senatori del Partito democratico si sono riuniti per dire no alla stepchild adoption, fra questi i due biellesi
ROMA – Unioni civili: trentaquattro senatori del Partito democratico si sono riuniti per dire no alla stepchild adoption, fra questi i due biellesi Gianluca Susta e Nicoletta Favero.
In sostanza questo nutrito gruppo di parlamentari non vuole che, nel caso vengano approvate le unioni civili, uno dei due partner possa adottare il figlio minore dell'altro. Non si tratta di una novità: dal 1983 in Italia è prevista la stepchild adoption per le coppie unite da matrimonio. Questa è possibile nel caso il genitore biologico dia il proprio assenso, l'adozione corrisponda all'interesse dell'adottato, che questo dia il proprio consenso se ha compiuto 14 anni o comunque si esprima a riguardo se ha tra i 12 e i 13 anni.
I 34 senatori Dem contrari alla step adoption si dividono in due fazioni: la più radicale, dove siede anche Favero, ha fatto sapere di essere pronta a votare contro il disegno di legge sulle unioni civili, nel caso non venga ritirato l'articolo 5 che prevede appunto la step adoption, mentre i più moderati hanno paventato la supposta indisponibilità del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella a firmare la legge sulle unioni civili con la stepchild adoption.
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