29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Cronaca di Biella

Distruggeva la posta ma era depressa. Il giudice l'assolve

I fatti avvennero nel 2013. Nell'auto della postina furono trovati plichi di materiale mai consegnato e distrutto. Nei giorni scorsi deciso il non luogo a procedere per incapacità di intendere e di volere della donna (51 anni)

BIELLA - Era stata accusata di aver violato e distrutto la corrispondenza postale. Lei lavorava al centro di smistamento delle Poste Italiane di via Campagnè, dove erano arrivata moltissime segnalazioni di corrispondenza mai arrivata. Quindi l'indagini e le inchieste, che avevano portato all'identificazione di una postina di 51 anni quale responsabile della distruzione e dell'apertura di numerose lettere e documenti postali vari. Nei giorni scorsi, però, per la donne è arrivato il non luogo a procedere, perché ritenuta incapace di intende e di volere. Il suo avvocato infatti è riuscito a documentare che quanto fatto dalla donna, fosse avvenuto in un momento di forte stress emotivo, documentato da una cura psichiatrica. Il giudice, quindi, ha archiviato il caso. Nell'automobile della donna erano stati trovati diversi plichi di posta mai consegnata. I fatti risalgono al 2013.