18 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Polemiche

Le Iene porteranno bene a Vassallo? Intanto Cruciani lo querela

L'attivista biellese del Meta è stato protagonista di un'intervista doppia in compagnia del conduttore della Zanzara, della trasmissione di Italia 1. Il giornalista di Radio 24 intanto ha dato mandato al suo legale perché quereli il vegano, che lo ha accusato di pedofilia

BIELLA - Le Iene hanno mandato in onda ieri sera l'intervista doppia dove si sono confrontati il biellese Valerio Vassallo, portavoce del Movimento etico tutela animali e ambiente (Meta) e il conduttore de La Zanzara, Giuseppe Cruciani. 

Cruciani querela
Intanto il giornalista di Radio 24 ha annunciato di aver dato mandato al proprio avvocato, Gianpaolo Cicconi di Macerata, per querelare Vassallo. In diretta Cruciani ha spiegato che spenderà tutto il risarcimento «in prostitute in Svizzera». Il vegano biellese infatti ha lanciato pesanti accuse al conduttore radiofonico, definendolo un «pedofilo» e un persona «alla pari di Pacciani», come potete veder in questo nostro video. Vassallo dal canto suo aveva spiegato nei giorni scorsi di non temere nessuna conseguenza da eventuali azioni penali nei suoi confronti, in quanto è nullatenente (qui il nostro video), e che anche le spese legali non rappresentano un problema perché l'associazione ha i legali pagati (il nostro video).

Annullata la manifestazione a Milano
Questo mercoledì il Meta aveva organizzato un secondo sit-in di protesta davanti alla sede del Sole 24 Ore, che è stata annullata pochi minuti fa. «Alla luce della recente manifestazione tenutasi nello stesso luogo giovedì 31 marzo 2016, e delle successive distorsioni mediatiche dovute ai toni assunti dallo scontro verbale che hanno distolto l’opinione pubblica dalle reali ragioni di fondo della protesta, riteniamo sia il momento di fermarci per attendere in risposta una ragionevole presa di coscienza da parte dell’emittente Radio24 e in particolare del sig. Cruciani al quale chiediamo solo l’impegno di non utilizzare più animali (vivi e non) in Studio per non ledere la dignità della Vita, né offendere la sensibilità degli ascoltatori», hanno scritto su Facebook.