18 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Cronaca

Finto agriturismo del Biellese evade il fisco per oltre 400 mila euro

L'attività usufruiva di agevolazioni previste per attività adibite in prevalenza a coltivazioni e non aveva versato all'erario circa 30 mila euro di Iva

BIELLA – Una verifica fiscale eseguita dalla Sezione Operativa della Guardia di Finanza di Biella ha permesso di portare alla luce un’evasione fiscale costituita da quasi 400 mila euro di ricavi non dichiarati e non registrati e da circa 30mila euro di Iva non versata all’Erario.

L'azienda incriminata
Particolarmente rilevante il caso di un’azienda agricola che aveva deciso di intraprendere, parallelamente alla coltivazione del fondo, anche l’attività ricettiva di ristorazione, usufruendo – alla luce dei fatti indebitamente – delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa tributaria, per gli operatori del settore per le quali è necessario che l’attività agricola rimanga, comunque, quella principale, che i pasti vengano confezionati utilizzando, prevalentemente, materie prime alimentari provenienti dall’attività agricola e che la capacità ricettiva non superi un determinato numero di posti che, nell’ambito della Regione Piemonte, la normativa locale ha quantificato in 60 coperti.

Coperti a disposizione non dichiarati e false fatture
L’imprenditore agricolo sanzionato disponeva del triplo dei posti consentiti, tanto da mettere a disposizione la propria cascina per lo svolgimento di matrimoni, cresime e comunioni. Inoltre, per dimostrare la provenienza interna della maggioranza delle materie prime alimentari impiegate nella ristorazione, ha emesso svariate fatture, dall’azienda agricola verso l’agriturismo, che superava il quantitativo reale che il proprio fondo aveva la capacità di produrre.