20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Cronaca di Biella

Sgarbi sborsa 11 mila euro per insulti ad un carabiniere biellese

Il fatto era avvenuto nel maggio dell'anno scorso, a Milano. Quattro i militari coinvolti nell'aggressione da parte del noto critico d'arte, che non aveva accettato i controlli.

BIELLA - Per farsi cancellare del Tribunale di Milano l’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale, il critico Vittorio Sgarbi ha dovuto aprire il portafogli e pagare 11 mila euro di risarcimento, all’Arma e a quattro carabinieri, uno dei quali presta servizio nel Biellese. L’episodio era avvenuto il 22 maggio del 2015, quando Sgarbi si era presentato all’ingresso «cargo 6» dell’Expo di Milano contromano e con la pretesa di non essere fermato. Purtroppo, il numero di targa dell’auto non corrispondeva a quello presente sulla richiesta d’accredito e sul veicolo erano in quattro, anzichè i due dichiarati. A quel punto i militari gli avevano intimato di fermarsi, in quanto andavano effettuati i controlli di rito. Era stato in quel momento che il critico d'arte aveva iniziato a prendersela con gli appartenenti alle forze dell’ordine coprendoli di insulti e finendo per offenderne l’onore e il prestigio. A quel punto, l’Arma era scesa in campo in difesa dei suoi uomini.

Raggiunto l'accordo tra i Legali delle parti
Dopo diversi abboccamenti tra i legali in divisa e la difesa di Sgarbi, alla fine si è arrivati a un accordo finanziario, ora andato a buon fine. A margine della vicenda sempre il critico era finito ulteriormente sotto processo con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, in quanto avrebbe incitato il suo autista a dare gas per forzare il blocco e un carabiniere aveva dovuto spostarsi per non essere investito.