20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Cronaca Biella

«Io, picchiato dal gestore di un locale»

Drammatica lettera di un giovane, sui fatti accaduti in città la notte di Natale

BIELLA - Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Lorenzo Fontanella, che per i fatti che ha raccontato ha presentato una denuncia alla Polizia di Stato, che sta indagando su quanto accaduto: «Sono un giovane biellese e vorrei raccontare quanto accadutomi a Natale. Erano quasi le 4 di mattina quando mi trovavo con amici presso un noto locale di Biella. Mentre ci stavamo scambiando le ultime battute e auguri di Natale è scoppiato un litigio all’interno del locale tra due ragazzi. Vista l’ora e lo stato di alterazione dei due ragazzi, il personale del locale ha invitato tutti (saremo stati una ventina), ad uscire dal locale. Tra giovani, chi in modo diretto, chi tramite comuni frequentazioni, bene o male ci si conosce tutti e così, visto che tra i due ragazzi il diverbio continuava anche all’esterno del locale, per evitare che la situazione degenerasse oltremodo, ci siamo dati tutti da fare per cercare di riportare la calma. Una volta placati gli animi tra i due ragazzi, la mia serata è proseguita in tranquillità e mi sono ancora trattenuto a parlare con alcuni dei miei conoscenti, scambiandoci gli ultimi saluti»

Il racconto
«All’improvviso il gestore del locale, visibilmente alterato, si è avvicinato a noi che eravamo ancora sulla pubblica via urlando ed inveendo indistintamente verso tutti i presenti e, senza alcun motivo, si è avventato alle mie spalle colpendomi con un pugno sulla fronte, tanto forte, da provocarmi un vistosissimo ematoma. Ci siamo spaventati tutti, io perchè non sono stato in grado di rendermi conto di quanto accadutomi, talmente violento è stato il colpo che ho subito, e i miei amici per quanto era successo. Data la gravità della situazione alcuni di loro fortunatamente sono riusciti a chiamare il 118 che, allertato della gravità della situazione, è subito intervenuto. I sanitari, viste le mie gravi condizioni, mi hanno immediatamente trasportato al pronto soccorso dove, tra gli altri esami, è stata eseguita tempestivamente e per precauzione anche una Tac.  Sono stato così costretto a trascorrere il giorno di Natale in ospedale, con una prognosi iniziale di 8 giorni. Mi è stato spiegato dai medici che se quel pugno sferratomi con violenza inaudita fosse andato a segno pochissimi centimetri più in basso colpendomi all’altezza della tempia, probabilmente oggi non potrei neanche raccontare quanto accadutomi. Si è trattato solo di pochissimi centimetri, quei pochissimi centimentri che avrebbero potuto cambiare anche il corso della mia vita. Queste parole, insieme a quanto mi è accaduto, hanno generato sia in me che nei miei genitori una paura che difficilmente potrà essere dimenticata. Lascio ai lettori immaginare lo stato d’animo e di paura in cui mi sono trovato e mi trovo ancora oggi a vivere dopo aver subito un’aggressione tale da aver rovinato, oltre che la mia salute, anche un periodo come quello delle festività natalizie che avrei certo preferito trascorrere in armonia e serenità insieme alla mia fidanzata, ai miei amici più cari e a tutti gli affetti familiari".

La testimonianza
«Spero solo che da questa spiacevole esperienza che ho vissuto in prima persona e che solo per una fortunata coincidenza non ha prodotto un esito ben peggiore, si possa trarre insegnamento; i locali che noi giovani frequentiamo devono essere un luogo di svago e di spensieratezza in cui un ragazzo come me possa sentirsi tranquillo senza il timore di poter essere vittima di aggressione da alcuno né tanto meno da chi questi locali li gestisce. Forse una semplice soluzione potrebbe essere quella, già adottata da altri noti locali della zona, di dotarsi di personale qualificato a svolgere mansioni di sicurezza per il locale ma soprattutto per gli avventori".