24 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Biella

I sarti di Brioni da Piacenza

Incontro tra «titani» della moda Uomo. Una delegazione del brand maschile a Pollone per conoscere i segreti dei tessuti più pregiati  

POLLONE – Per creare un abito elegante e di ottimo taglio servono buone mani, maestria nella sartorialità e gusto eccellente. Ma servono anche i tessuti giusti. E l’incontro perfetto tra chi confeziona capi esclusivi e chi produce tessuti altrettanto unici non poteva che avvenire a Biella, anzi per la precisione a Pollone, dove una delegazioni di sarti della maison Brioni ha visitato nei giorni scorsi il lanificio F.lli Piacenza.

I segreti della filiera del tessile «complici» della moda d’alta gamma
Una trentina di sarti del notissimo brand maschile top di gamma che hanno avuto l’opportunità di visitare il quartier generale del lanificio biellese e di conoscere i processi di lavorazione necessari per creare tessuti di qualità indiscussa, come quelli firmati Piacenza. L’interesse di Brioni mette in luce l’attenzione dei grandi nomi della moda per la filiera del tessile, a riprova che per creare un abito unico, servono più componenti, e tra questi il tessuto non può essere considerato secondario rispetto ad altri quali la creatività, il gusto, la maestria sartoriale. Per inciso, Brioni fa capo al gruppo Kering, realtà internazionale che ha in comune con Piacenza l’attenzione per la sostenibilità e l’etica imprenditoriale.

Brioni-Piacenza l’incontro perfetto tra sostenibilità e moda
L’incontro tra i due big si può, dunque, definire perfetto. La sostenibilità trova nel Biellese del tessile terra fertile da tempo, e Piacenza ne è una delle dimostrazioni più lampanti, con un depuratore biologico delle acque utilizzate in produzione attivo dal 1996, un impianto interno di gas metano per il fabbisogno energetico, e con la certificazione GOTS (Global Organic Textile Standard), un meccanismo volontario che sottoscrive la scelta aziendale di seguire precisi standard di tracciabilità e approccio biologico riferiti a  processo, manifattura, imballaggio, etichettatura, commercio e distribuzione. Brioni, dal canto suo, porta avanti una tradizione sartoriale che contraddistingue tutti i capi prodotti, e di cui i sarti sono i custodi. Dal taglio fino all’ultima fase di stiratura, ogni abito è il risultato di un metodo proprio ed esclusivo dell’azienda che richiede 220 fasi e oltre 22 ore di effettiva lavorazione. Con più di 6mila punti invisibili lavorati a mano, l’abito Brioni sfiora il corpo delicatamente e scolpisce la silhouette con assoluta precisione. 

Visita allo stabilimento Piacenza e pranzo al ristorante stellato Il Patio
Momento clou dell’incontro di venerdì scorso è stata la visita allo stabilimento dove, accompagnati dal brand manager Vasiliy Piacenza, i sarti Brioni hanno avuto accesso alle varie fasi di creazione del tessuto, utili a comprenderne a fondo le qualità ed anche la filosofia, perché dietro ad una lavorazione d’alta gamma c’è sempre un modo di vedere e concepire il fare industria che si riflette sul capo finito. A corredo la delegazione ha partecipato ad un confronto con i disegnatori di Piacenza e a due momenti conviviali: un aperitivo a Villa Piacenza, ad un pranzo al ristorante Il Patio, con uno speciale menù del territorio approntato per l’occasione dallo chef Sergio Vineis.