29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Cronaca Biella

Lite condominiale: botte tra due uomini

I fatti sono di martedì. Necessario l'intervento della Polizia di Stato per placare i protagonisti: denunciati

BIELLA - E’ accaduto nel pomeriggio di martedì 24 gennaio, quando due equipaggi delle Volanti della Questura, a seguito di una segnalazione giunta alla sala operativa, sono intervenuti in un condominio di Biella per una violenta lite. Gli equipaggi accorsi sul posto già nell’androne dello stabile avevano notato evidenti segni di una colluttazione, in quanto sul pavimento erano presenti tracce di sostanza ematica. Seguendo le macchie di sangue hanno poi individuato un ragazzo che, seduto a terra nel corridoio, si stava tamponando il naso dal quale fuoriusciva sangue. Nel contempo, da un’abitazione, è uscito un altro uomo con la maglia intrisa di sangue che urlava di essere stato aggredito. Il personale immediatamente faceva intervenire un’ equipe del 118 che per le cure mediche necessarie.

Autorità giudiziaria
Dalle dichiarazione rese dalle parti e dalle tracce riscontrate sulle cose e sulle persone, i poliziotti hanno appurato che i due uomini, N.D.F e A.G., incontratisi nel corridoio del condominio, avevano iniziato a discutere animatamente riguardo a dei lavori di manutenzione dell’abitazione di quest’ultimo. Dall’accesa discussione ne è scaturita una violenta lite nella quale i due si sono procurati evidenti lesioni. In particolare è emerso che durante la colluttazione, N.D.F. ha estratto una torcia elettrica/taser, dispositivo di difesa denominato «Dissuasore elettrico», puntandola al torace e alla gola di A.G., scaricandogli addosso delle forti scosse elettriche che lo hanno stordito per alcuni secondi. Il dissuasore è stato rinvenuto dalla Polizia in casa di N.D.F., occultato sotto le lenzuola del letto. Per quanto accertato dagli Agenti della Questura di Biella, A.G. è stato denunciato per lesioni personali, mentre N.F.D. è stato denunciato per lesioni personali aggravate dall’uso dell’apparecchio elettrico in questione, immediatamente sequestrato, e per il porto ingiustificato dello stesso oggetto quale strumento atto ad offendere.