25 aprile 2024
Aggiornato 03:30
OCCUPAZIONE

«Giovani, istruiti e con esperienza», nel Biellese il lavoro si trova così

Più di mille assunzioni di dipendenti per il I trimestre 2017 secondo Unioncamere. Lavoro nel terziario e nel tessile, favorito chi ha esperienza e titolo di studio. Bene gli under 30

BIELLA – 1.140 assunzioni dipendenti possibili nel primo trimestre del nuovo anno per la provincia di Biella. Il «possibili» va sottolineato poiché i numeri arrivano dai programmi occupazionali delle imprese, ovvero dalle stime sulle assunzioni che le aziende intendono fare nel breve periodo raccolte da Unioncamere e ministero del Lavoro. Insomma non è «scritto nel credo» che più di mille biellesi troveranno un posto, ma le elaborazioni trimestrali effettuate sulla base dei numeri raccolti tra gli associati del sistema camerale danno comunque un quadro del sentiment imprenditoriale e delle possibilità occupazionali a stretto giro. Per avere invece un quadro effettivo bisognerà poi vedere in quanti, nello stesso periodo, un lavoro l’avranno perso.

Più occupazione nel Nord-Ovest, nel Biellese 55% di contratti stabili
I dati locali su Biella parlano appunto di 1.140 posti da dipendente a cui si sommano 410 contratti di somministrazione e 510 di collaborazione o affini. Limitandoci allo spettro dei dipendenti, i contratti stabili a tempo indeterminato o di apprendistato superano quelli a tempo determinato, toccando a quota 55%. Nell’intero Piemonte le possibili assunzioni di lavoratori dipendenti toccheranno quota 18mila ed a livello nazionale quota 259.000. La maggioranza delle imprese che intendono assumere in questi tre mesi si trova al Nord (54%), con una preponderanza del Nord-Ovest che arriva al 29%, zona nella quale sono più richiesti i profili di cosiddetta high-skill, in primis i laureati, a cui sono diretti più del 20% dei profili disponibili.

Lavoro nel commercio, nei servizi e nelle medie e grandi imprese
Qualche dato per chi cerca lavoro: ad assumere nel Biellese sono soprattutto le aziende al di sopra dei 50 occupati e quelle attive nel settore dei servizi. Dei mille e più posti di lavoro messi sul tavolo, per ora virtuale, ben 590 si rifanno proprio a quest’ultimo, segue il commercio con 230 nuovi posti in arrivo. Il tessile continua a dire la sua, le imprese stimano da qui a marzo 110 nuove assunzioni, seguono costruzioni (80) e altre industrie (90), fanalino di coda turismo e ristorazione (40). Ma quali requisiti servono per essere assunti? Cosa cercano le imprese?

I candidati ideali: «Giovani, istruiti e con esperienza»
Sia a livello locale che nazionale nella stragrande maggioranza dei casi a discriminare la scelta sia la voce «esperienza», seguono «età» e «titolo di studio». Secondo i dati raccolti nel Biellese i profili in cui è richiesta l’esperienza sono ben il 76%, contro una media nazionale comunque alta (66%). Preferibile, poi, avere meno di 30 anni, un requisito richiesto dal 32% delle imprese locali, in linea con l’intera nazione (34%). Cresce la richiesta di high-kill, professionalità elevate come dirigenti, specialisti e tecnici, che a Biella e nell’Italia tutta tocca il 22% dei profili aperti. Quasi la metà dei futuri posti disponibili è rivolta alle professionalità commerciali o di servizi (46%), i profili impiegatizi rosicano un modesto 9% e quelli generici un misero 5%, vanno meglio gli operai specializzati al 18%.

Mercato del lavoro, il nodo incontro domanda e offerta
Sempre secondo l’indagine Excelsior di Unioncamere 1 profilo ricercato su 5 è di difficile reperimento per le imprese. I motivi sono da ricercarsi in più direzioni: il tipo di offerta di lavoro che viene proposto, il livello di esperienza necessario, il corretto incontro tra offerta e professionalità disponibili. È appurato, infatti, che le maggiori difficoltà s’incontrano nel reclutamento di professionalità specializzate (40%), tecniche (30%) e di operai specializzati (25%). Altrettanto appurato è come esista ancora un gap da colmare tra imprese ed istituzioni dedicate.