20 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Storia

Mosso non dimentica

ll 21 febbraio ricorre il 73° anniversario della fucilazione alla chiesa di Santa Liberata di 7 giovani partigiani da parte dei nazi-fascisti

MOSSO -ll  21 febbraio ricorre il 73° anniversario della fucilazione alla chiesa di Santa Liberata a Mosso di 7 giovani partigiani da parte dei nazi-fascisti. Le scuole e la cittadinanza ricordano.

La storia
Il sacrificio dei 7 patrioti, Francesco Crestani, Palmino Camerlo, Corrado Lanza, Roberto Arrigoni, Antonio Cavasso, Frank Bowes e Harry Miller, ha contribuito alla sconfitta della dittatura e fascista e degli occupanti tedeschi e dato il via alla costruzione della Repubblica democratica. Frank Bowes, neozelandese, e Harry Miller, australiano, si erano aggregati ai partigiani per continuare la battaglia contro i nazi-fascisti, dopo la fuga da un campo di prigionia della pianura biellese. Proprio sulla figura di Frank Bowes cinque anni fa i ragazzi della media di Mosso realizzarono un progetto di ricerca storica che li portò fino in Nuova Zelanda a conoscere il figlio di Bowes e poi alla finale del Torino Film Festival con «Corporal Frank».In collaborazione con la scuola secondaria di primo grado di Mosso il Comune organizza la commemorazione dell'eccidio.
 

Programma
Il programma prevede lo svolgimento di un corteo con partenza dal municipio alle ore 10 di martedì 21 febbraio, l'arrivo al monumento presso il cimitero, la commemorazione dei 7 martiri e degli eventi che portarono alla loro fucilazione, la posa di una corona d'alloro e l'esecuzione degli inni nazionali italiano, neozelandese e australiano da parte degli alunni della scuola secondaria di I grado di Mosso. Gli studenti eseguiranno gli inni nazionali italiano, neozelandese e australiano con la direzione del prof. Rosario Giordano. L'inno neozelandese sarà eseguito in lingua Maori.Sarà ricordata anche la figura di John Bowes, figlio del partigiano Frank, recentemente scomparso a Christichurch.Alla manifestazione oltre ai Sindaci e alle altre autorità civili e militari e alla cittadinanza sono stati invitati gli ambasciatori di Nuova Zelanda e Australia in Italia.