26 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Tradizioni popolari

«Facciamo un concorso per la fagiolata più buona»

L'iniziativa parte dal quartiere Riva di Biella e vuole coinvolgere tutto il territorio, per rilanciare l'enogastronomia locale

BIELLA - Un concorso per valutare tutti insieme la "fagiolata" più buona del Biellese. L'idea ha preso corpo nel rione Riva, dove in piazza San Giovanni Bosco, a due passi dalla chiesa parrocchiale di San Cassiano, dove il piatto principe del Carnevale è stato servito a quasi mille persone.

La proposta
«Sarebbe un modo - spiega Paolo Robazza, dell'Ente manifestazioni Biella Riva - per far conoscere al di fuori del territorio un prodotto enogastronomico che proviene direttamente dalla cultura popolare. Basterebbe ritrovarsi tutti insieme, con Pro Loco e amministrazioni comunali, che organizzano l'evento, sedersi a un tavolo e parlarne. Servirebbe solo una piazza, per far conoscere questa particolarità del territorio».

La festa
Tornando alla fagiolata del quartiere Riva, nata alla fine degli anni Settanta per volere dell'allora Comitato di quaertiere, benedetta dal parroco don Grosso, sono stati quattordici i paioli messi sul fuoco, di cui tre per far bollire e sgrassare le salamelle. Tanta verdura e pochissimi grassi. Ad alternarsi, una trentina di volontari, per la maggior parte legati alla parrocchia di San Cassiano, che hanno iniziato a lavorare prima dell'alba. E i proventi, incassati dall'Ente manifestazioni Biella Riva, andranno tutti a favore delle famiglie disagiate del rione, di cui si occupano anche i vincenziani. Da segnalare ancora che tutti i pacchi di "bugie", classico dolce del periodo, preparato dalle "bugiarde", donne che si tramandano la ricetta da 60 anni, sono andati venduti in pochi minuti.