No Tav: archiviata la posizione di Alberto Perino
Il leader dei No Tav era stato segnalato in Procura dalla Digos dopo un convegno in città.
BIELLA - È stato chiuso con la richiesta di archiviazione il fascicolo che vedeva Alberto Perino, leader dei No Tav, sospettato di aver ingiuriato un magistrato, nel corso di un convegno tenutosi a Biella. Il gup ha accolto la richiesta formulata dalla stessa Procura cittadina di non procedere e quindi di non incardinare un procedimento giudiziario.
La vicenda
I fatti risalgono al 7 marzo del 2014, quando il 70enne di Condove era ospite in città per una serata dal tema «Non au Lyon-Turin», che aveva visto la partecipazione di appartenenti al movimento d'oltralpe. Era un periodo difficile. C'erano stati degli arresti dopo l'ennesimo attacco al cantiere e il clima era pesante. Così Alberto Perino, come si legge dal documento fatto pervenire al terzo piano di Palazzo di giustizia dalla Digos, venti giorni dopo l'incontro, prese le difese degli attivisti e disse: «Il giudice riesce a scrivere che il blocco del cantiere, un compressore incendiato, fu imposto con violenza terrostica, e cagionerebbe un grave danno al sistema comunitario dei trasporti, tanto da derivarne la crisi dell'intero sistema di trasporto su rotaia. Affermazione pazzesca. Se qui c'è qualche Digos che sta registrando quello che ho detto, lo dica pure al magistrato. E così prendo un'altra denuncia». Cosa puntualmente avvenuta e ora archiviata.
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