19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Tribunale di Biella

Astensione record: saltano oltre 180 processi

E tutto questo perchè a incrociare le braccia sono stati soltanto tre giudici onorari

BIELLA - Sono stati oltre 180 i processi penali "saltati", al tribunale di Biella, a seguito dell'astensione dal lavoro dei magistrati onorari, in agitazione a seguito della decisione di Roma di rivedere il loro ruolo. Decine i testi, in città, invitati a ripresentarsi tra qualche mese, per deporre. E tutto questo, occorre ricordarlo, soltanto perchè sono stati solo tre giudici, Pietro Brovarone, Iolanda Villano e Vincenza Puglisi, a disertare le udienze. E questo vuol dire una sola cosa: che il sistema giustizia si appoggia su lavoratori sottopagati, senza un minimo di assicurazione sanitaria nel caso incorressero in inconvenienti, senza assistenza sanitaria in caso di maternità e malattia, e altro ancora. Una situazione condannata apertamente dall'Unione Europea, che l'ha considerata indegna di un paese che pensa di essere "civile".

La nota ufficiale
E mai come in questa occasione l'astensione è stata tanto partecipata. A comunicarlo il sindacato Federmot (Federazione magistrati onorari di Tribunale) che, attraverso una nota come: "lo sciopero nazionale dei magistrati onorari italiani è stato un grande successo. Nella sola Capitale si sono fermate tutte le aule in cui si celebravano processi penali monocratici e analogo andamento si è avuto nelle principali sedi giudiziarie e nei piccoli tribunali. Bloccate anche migliaia di udienze civili in tutta Italia. Sono circa 5.200 questi precari della giustizia che rivendicano diritti minimi, riconosciuti dalla Costituzione a tutti i magistrati, senza distinzioni di funzioni. Il Ministro Orlando, generando un grave equivoco in ordine alla entità delle loro richieste, ha dichiarato che non possono entrare nei ruoli ordinari della magistratura ordinaria senza concorso, mentre non è questa la loro pretesa. Chiedono invece da anni il riconoscimento del loro attuale ruolo, che è di supporto e sostituzione della magistratura di ruolo, analogamente a quanto avviene per il personale che supporta quanti operano nei massimi gradi di altre carriere, come quella prefettizia, diplomatica o nelle forze di polizia. L'Europa ha dato loro ragione: il Consiglio d'Europa ha stabilito che sono discriminati oltre ogni ragionevolezza rispetto ai lavoratori con analoghe funzione».