19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Politica & Sport

«L'Angelico Biella è una squadra portatrice di grandi valori non solo sportivi»

Lettera alla società del sindaco Marco Cavicchioli, dopo la finalissima di Coppa Italia di domenica: «Tutti, io per primo, siamo orgogliosi di quanto avete fatto e certi che la delusione sarà il miglior stimolo per perdere meno spesso possibile da qui in avanti».

BIELLA - Pubblichiamo la lettera del sindaco della città, Marco Cavicchioli, indirizzata al presidente della Pallacanestro Biella, Massimo Angelico, dopo la finale di Coppa Italia di domenica a Bologna.

Già tre anni fa...
«Caro presidente, ti scrissi una lettera dopo una finale di Coppa Italia di Pallacanestro Biella esattamente tre anni fa. Non c'erano ancora state le elezioni che mi avrebbero portato a diventare sindaco, ma c'era appena stata la festa in un Forum gremito per salutare la conquista del trofeo. Torno a scriverti oggi, immaginando la delusione per il risultato della partita di Bologna ma anche l'orgoglio per essere arrivato a un passo dalla vittoria, nonostante l'età media, gli infortuni e il fatto che si giocasse a casa della rivale. Non so quale dei due sentimenti sia prevalente il giorno dopo. Ma so che – e so di parlare a nome della città – devi essere fiero e lo deve essere tutta la squadra per il modo in cui avete rappresentato Biella».

Credere nelle persone... In tempi diffiicili
«Lo avete fatto con la serietà, con il lavoro, con il fatto di credere alle persone anche quando i tempi sembravano difficili: ricordo l'inizio in salita della passata stagione, quando feci «irruzione» prima di un allenamento per provare a dare coraggio e sostegno alla squadra che fino ad allora aveva solo perso. Una situazione simile avrebbe potuto portare alla sfiducia generale, con i tempi impazienti dello sport contemporaneo. Invece a Bologna, e in testa alla classifica di serie A2, c'erano lo stesso general manager e lo stesso allenatore, lo stesso vice e lo stesso preparatore atletico e tanti dei giocatori a cui strinsi la mano in quel pomeriggio di metà settimana».

I giovani
«Insieme a loro ci sono i giovani cresciuti nel vostro settore giovanile, che considero biellesi anche quando sono nati lontano e che ho scoperto aver centrato solo poche ore fa la qualificazione diretta alle finali scudetto della categoria Under 20. L'etica del lavoro, la resistenza di fronte alle avversità, la maturità di reagire alla sconfitta facendo i complimenti agli avversari e pensando a come migliorarsi hanno reso l'amarezza per la finale persa più facile da superare, nella consapevolezza che l'Angelico Biella di quest'anno è una squadra portatrice di grandi valori non solo sportivi».

Ti prego...
«Ti prego di portare il saluto e la gratitudine della città a tutto lo staff, dall'allenatore all'ultimo giovane aggregato alla prima squadra. Tutti, io per primo, siamo orgogliosi di quanto avete fatto e certi che la delusione sarà il miglior stimolo per perdere meno spesso possibile da qui in avanti. Ci sarebbe un altro modo di dirlo, fuor di scaramanzia. Ma non mi sembra il caso... A presto».