18 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Sanità

«Il naso in tasca»: le visite agli anziani dei clowdottori

Un tour nelle case di riposo che vede occupati i medici con il naso rosso a portare il buonumore nei luoghi in cui non sempre si respira un'atmosfera felice

BIELLA – Continuano con successo i servizi dei clowdottori dell'associazione «Il naso in tasca», nelle case di riposo del Biellese. Dopo le uscite del 21 gennaio a Gaglianico, dell'11 febbraio a Occhieppo Superiore, del 18 febbraio a Gaglianico e del 23 febbraio a Sandigliano, sabato 11 marzo i medici con il naso rosso saranno nuovamente a Occhieppo Superiore.

«Il naso in tasca»
«Il naso in tasca» è un’organizzazione no-profit costituita nel 2001 con l’intento di portare nell’ospedale di Biella i benefici del buonumore. Svolge attività di volontariato sostenuta finanziariamente dall’organizzazione di nostre manifestazioni, dalla partecipazione a bandi e progetti di enti e Istituzioni, dal contributo generoso di privati ed aziende. «Il naso in tasca» porta pezzi di colore e di gioia nella vita delle persone ricoverate in ospedale, residence per anziani e strutture per portatori di handicap. Principalmente opera in diversi reparti degli ospedali di Biella e Ivrea, nelle residenze per anziani della provincia di Biella ed in progetti dedicati alle persone con diversa abilità. Gli operatori dell'associazione sono specificatamente formati con competenze comico-artistiche per rapportarsi con la malattia e la disabilità e Seguono aggiornamenti di formazione specifici sulla relazione di aiuto ed ascolto. I nostri interventi sono gratuiti.

Un soffio di vita sorridente
«Al tredicesimo anno del «Naso in Tasca», vedere raccolte, una sull'altra, mille persone, mille emozioni per momenti vissuti da clowndottore, prima ancora di presidente – spiega Loredana Favaretto in arte Arcobalena - Ho capito che ci sono porte che si aprono perché quello è il momento, perché, come me, molte anime cercano di offrire qualcosa che scarseggia nel nostro mondo distratto, veloce, all'apparenza insensibile...Un soffio di vita sorridente, che alleggerisca il cuore di chi sta portando il peso di una malattia sua o di una persona cara, che faccia di nuovo brillare gli occhi di un bambino triste, perché non c'è nulla di più triste dello sguardo di un bambino sofferente. Così liberiamo il nostro 'io bambino' che ci mette in contatto con il disagio altrui e vuole guarirlo. Facile? No, ma possibile sì: ti sarà più chiaro se avrai la pazienza di leggere tutto il lavorone raccolto da un gruppo di Anime dal Naso Rosso che condividono con me l'avventura del Naso in Tasca. E scusate se mi dico orgogliosa di farne parte».