27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Sport

«Il Biella Rugby? E' nato chiacchierando sul treno tra amici»

Adriano Bertaglia racconti gli esordi del club, tra primi allenamenti nei prati di Pollone ed il postino allenatore negli anni Settanta

BIELLA - Adriano Bertaglia, socio fondatore e attuale segretario del Biella Rugby Club, racconta quale sia stato l'inizio di questa società che sta assumendo un ruolo sempre più importante a livello regionale e non. Attraverso la sua esperienza e qualche aneddoto, parla delle sue sensazioni e delle sue importanti considerazioni, pensando anche in grande, verso un futuro ricco di soddisfazioni.

E' l'odierno segretario del Biella Rugby, ma quali sono stati i tuoi inizi a livello societario?
«Ho abbracciato il progetto del Biella Rugby femminile per due motivi: come prima cosa lo scorso anno c'era un posto libero come segretario, ruolo di cui mi occupo tutt'ora e ne ho approfittato. In secondo ruolo perchè mi ero già interessato qualche anno fa al rugby femminile, quando era stata fondata la prima squadra femminile, che riuscì addirittura a giocare la Serie A. Quel discorso fu poi purtroppo accantonato un anno e mezzo dopo a causa degli scarsi risultati e dei problemi economici all'interno della società, ma solo per poco tempo: il discorso è stato ripreso un paio di anni fa, ma questa volta con grandi progetti per il futuro". 

E' anche uno dei soci fondatori del Biella Rugby: come è nato questo lungo viaggio?
«
Tutto è iniziato intorno al 1975: durante la fine di quell'estate. Un gruppo di noi studenti dell'Università di Torino, ci ritrovavamo come pendolari sul treno di ritorno per Biella. Tra le varie discussioni, entrammo in merito anche del rugby, interessandoci a tal punto da contattare un giocatore del Cus Torino, conosciuto in treno come pendolare, che era interessato a giocare a Biella. Iniziammo così una sorta di preparazione fisica: dopo qualche settimana decidemmo di ritrovarci per due sabati al mese negli spazi verdi vicino al Lanificio Piacenza, a Pollone. Con dei calci ad un pallone di cuoio è iniziato l'amore per questo sport". 

E poi...
«Dopo il secondo allenamento abbiamo avuto la fortuna di trovare un giocatore del Cus Genova che lavorava come postino a Biella. Il padre era l'allenatore della squadra ligure. Grazie a ciò, e grazie alla sua preparazione tecnica e fisica, il giovane postino era diventato il nostro primo allenatore. Riuscimmo a creare la prima e vera squadra di rugby nel Biellese nel 1977, con allenamenti più seri e più continui nel campo di Ponderano. Venne quindi fondato il Biella Rugby Biella, con 7 soci fondatori, di cui io appunto faccio parte". 

Qual è stata la prima competizione a cui avete partecipato come prima squadra?
«
Giocammo il nostro primo campionato di Serie C l'anno seguente la fondazione. L'unico particolare era che in quel campionato oltre a noi parteciparono il Novara Rugby e il Rugby Saint-Vincent, che però non si presentò. Fu un "campionato" a sole due squadre. Volendo competere comunque a livelli più seri, lo stesso anno ci siamo iscritti alla Coppa Italia, riuscendo a toglierci la soddisfazione di pareggiare una partita 3-3 contro l'Ambrosetti Torino, squadra che allora militava in Serie A, dunque era molto più attrezzata di noi. Iniziavamo comunque a crescere pian piano come squadra: partecipammo a un campionato C2, vincendolo il secondo anno; la stagione successiva, vinto il girone di C1, superammo anche la finale accedendo in Serie B. Quell'anno però retrocedemmo subito a causa di un grosso problema che fortunatamente è stato risolto...". 

Qual era il problema?
«In quegli anni ci mancava un settore giovanile: durante le partite giocavano sempre i soliti, i "veterani». Quando poi succedeva che a causa di qualunque problema qualcuno doveva allontanarsi dalla squadra, eravamo obbligati a prendere giocatori da fuori. Questo portava la maggior parte delle volte, oltre ai costi, a un forte slegamento all'interno del gruppo, che era il nostro forte. Ora che abbiamo un settore giovanile di tutto rispetto, la nostra prima squadra è da anni stabile in Serie B, riuscendo a concludere campionati a metà classifica»

E il futuro?
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l futuro si prospetta roseo. Nel Biellese il rugby è diventato uno sport in primo piano, cercato da persone di tutte le fasce di età, con i suoi 537 tesserati. Per quanto riguarda la sezione femminile, oltre alla squadra della Seniores e dell'Under 16, speriamo nel giro di poco tempo di creare una squadra di proprietà anche dell'Under 14. Al momento, le nostre piccole ragazze, data la mancanza di una squadra, sono in prestito alla squadra del Rivoli, cosicché abbiano l'opportunità di giocare. Quando avremo fondato una squadra Under 14, ci occuperemo di fare la medesima cosa per i ragazzi e per le ragazze dell'Under 12, data la grandissima affluenza. Un lavoro che riteniamo sia importante è quello che diamo alle nostre ragazze dell'Under 16 e della Seniores: loro che vivono il mondo del rugby tutti i giorni, loro che sanno quanto questa società sia ambiziosa, loro che sanno quanto sia bello l'ambiente del Biella Rugby, hanno il compito di parlare e diffondere l'impronta rugbystica che hanno nel loro Dna, in modo da portare sempre più persone all'interno di questo mondo».

Articolo di Nicolò Aiazzone