19 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Cronaca del Biellese

Cadavere avvolto in un telo e nascosto in un sottotetto. Cristian Angileri in carcere

Corpo della vittima, ora, nell'obitorio dell'ospedale. Il pregiudicato di Valle Mosso, invece, arrestato e portato in via dei Tigli. Ancora da capire le ragioni dell'omicidio. Indagini lampo da parte dei Carabinieri.

BIELLA - E' Cristian Angileri, 40 anni, l'uomo arrestato dai carabinieri per l'omicidio di Pietro Bello (55 anni), scomparso da giorni dalla sua residenza, a Magenta, nel Milanese, tanto che i familiari avevano chiesto l'aiuto pure ai giornalisti della trasmissione televisiva «Chi l'ha visto?».

Le indagini
Nel corso della nottata del 4 maggio scorso, in via Bacconengo, durante un ordinario servizio di controllo del territorio, i carabinieri hanno rinvenuto l’autovettura Chevrolet Cruze di proprietà dell'uomo (coniugato e disabile). L’immediata attività investigativa dei carabinieri ha consentito di risalire ad alcuni contatti fra lo scomparso e Cristian Angileri, pregiudicato di Valle Mosso, visto in compagni di Pietro Bello nella serata del 30 aprile.

L'arresto
Alle 18.20 di ieri, a seguito di perquisizione domiciliare presso l’abitazione del pregiudicato biellese è stato rinvenuto, nel sottotetto dell’immobile, avvolto in un telo di plastica, il cadavere dello scomparso. Nel coso della tarda serata, dopo alcune spontanee dichiarazioni contraddittorie rese dall'uomo al Procuratore della Repubblica di Biella, Mariaserena Iozzo, gli è stato notificato il decreto di fermo d’indiziato di delitto, poiché ritenuto responsabile del reato di omicidio preterintenzionale, e successivamente portato in carcere, a Biella.

La vittima
La salma della vittima è stata portata nell’obitorio dell’ospedale degli Infermi, a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha disposto l’esame autoptico per risalire alle cause del decesso.