19 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Biella

La Biellese: Marco Pierobon vestirà bianconero

Intervista con il nuovo acquisto del club, arrivato dal Borgaro come Cristino e Ferrarese. Novità e voglia di far bene per l'attaccante : «Ogni volta che accetto una nuova sfida lo faccio con la voglia di migliorarmi»

BIELLA - Marco Pierobon sposa il progetto bianconero. Ecco l'intervista con il bomber ex Borgaro 1965.

Tante le squadre che ti hanno cercato ma tu hai scelto di tornare a Biella. Quali sono stati i motivi che ti hanno portato a questa decisione?
«Avevo bellissimi ricordi di questo stadio, di questa squadra e di questa maglia. Il progetto della società mi è piaciuto fin da subito e mi ha stimolato a prendere questa decisione. Metterò al servizio della squadra: la mia esperienza, il mio impegno e la mia professionalità per raggiungere i traguardi prestabiliti dalla società il prima possibile»

Dal Borgaro anche Cristino e Ferrarese, cosa ne pensa?
«Sono due ottimi giocatori, senza dubbio dopo l'anno passato a Borgaro arriveranno a Biella con certi automatismi difensivi già rodati. Il fatto di conoscersi, per una coppia centrale, è già un grosso vantaggio»

Una nuova sfida chiamata La Biellese?
«Ogni volta che accetto una nuova sfida lo faccio con la voglia di migliorarmi. Quindici gol nell'ultima stagione non sono male, ma sono venuto qui per fare meglio. Ho sempre ragionato in questo modo, ho sempre cercato di pormi dei nuovi traguardi, e lo farò anche quest'anno»

I segreti per vincere?
«Per vincere è importante riuscire a creare un bel gruppo, prima di uomini e poi di giocatori, un gruppo unito e dall'obiettivo comune di dare tutto ogni domenica» 

Come si è lasciato con il Borgaro?
«Non è stato facile lasciare dopo aver vinto, dopo aver vissuto con quei colori addosso per due anni. Ho dei ricordi fantastici, purtroppo la mia non è stata una scelta solo calcistica ma in ballo, a 38 anni, ci sono anche altre motivazioni»

I tifosi, lo stadio e l'ambiente, quanto sono importanti?
«Ai tifosi bianconeri voglio dire che il loro supporto sarà fondamentale. Mi piacerebbe vedere tanta gente allo stadio a tifare per noi, perchè alla fine loro sono il dodicesimo uomo e il calore di una piazza per un giocatore è fondamentale per riuscire a dare il 110 per cento. Con tifosi bisogna condividere gioie e dolori, e proprio nei momenti un po' più difficili che i giocatori hanno bisogno di loro. Dopo un gol esultare con loro è tutta un'altra cosa».