25 aprile 2024
Aggiornato 09:30
25° Textile Innovation Day di Po.in.tex

Biellese unito nella sfida di Industria 4.0

Rivoluzione, innovazione, organizzazione e iperconnettività: queste le parole chiave emerse dal 25° Textile Innovation Day, svoltosi nei giorni scorsi a Città Studi Biella, ente gestore del Polo di Innovazione Tessile Po.in.tex, organizzatore dell’evento, assieme a Digital Innovation Hub, Confindustria Piemonte e Unione Industriale Biellese.

BIELLA - Rivoluzione, innovazione, organizzazione e iperconnettività: queste le parole chiave emerse dal 25° Textile Innovation Day, svoltosi nei giorni scorsi a Città Studi Biella, ente gestore del Polo di Innovazione Tessile (Po.in.tex), organizzatore dell’evento, assieme a Digital Innovation Hub, Confindustria Piemonte e Unione Industriale Biellese.
Al centro dell’incontro le applicazione dell’Industria 4.0 nel tessile, abbigliamento e meccanotessile, analizzate dal punto di vista delle opportunità, delle prospettive e delle sfide.
Al tavolo dei relatori, in una Sala Seminari gremita, si sono alternati qualificati professionisti ed esperti di settore, che hanno saputo stimolare e affascinare le numerose aziende presenti, alcune delle quali provenienti da altre Regioni del Nord Italia.

Bardelle: «Traguardo importantissimo»
Soddisfazione nelle parole di Marco Bardelle, Presidente Comitato di Gestione Po.in.tex: «Il 25° Textile Innovation Day taglia un traguardo importantissimo, perché arriviamo a parlare di fabbrica 4.0 e quindi di quarta rivoluzione industriale. Rivoluzione non solo di prodotto, ma soprattutto di processo. Le aziende devono guardarsi dentro, capire quali sono i propri limiti e le aree di miglioramento sulle quali lavorare per diventare più appetibili. L’incontro odierno deve servire da stimolo per fare dire agli imprenditori: voglio farlo anch’io, partiamo in fretta e fissiamo appuntamenti».

Deregibus: «Sensibilizzare le aziende»
L’importanza di essere sempre aggiornati e interconnessi è stata sottolineata da Franco Deregibus, Responsabile di Digital Innovation Hub Piemonte, uno dei partner dell’evento: «Il Digital Innovation Hub Piemonte nasce per sensibilizzare le aziende alle sfide dell’industria 4.0. Date le specificità che caratterizzano le filiere produttive piemontesi, è essenziale stringere rapporti con chi, come Po.in.tex, queste competenze le ha. In particolare - continua Deregibus - per quanto riguarda il tessile è evidente che Città Studi Biella è la palestra ideale e i Poli di Innovazione e le Confindustrie territoriali, come UIB, sono le antenne sul territorio dei Digital Innovation Hub».

Rondi: «Ripensare il processo»
Ermanno Rondi, Vicepresidente UIB per Innovazione ed Education, ha illustrato le ricadute e le sfide dell’Industria 4.0 nella filiera del Tessile/Abbigliamento, rimarcando come la sfida oggi sia soprattutto di tipo organizzativo. «Bisogna ripensare il processo non più partendo dalla materia prima, ma partendo dagli ordini e andando indietro, il che significa raggiungere dei risultati nuovi in termini di flessibilità, velocità, capacità di personalizzazione del prodotto rispetto a quelle che sono le richieste dei clienti - ha affermato Rondi - L’iperconnettività è una variabile indispensabile, senza la quale non si possono fare le altre cose. Se oggi un’azienda tessile riuscisse a gestire un qualsiasi ordine nell’arco della settimana (come stanno facendo la meccanica e l’alimentare) credo che molte delle produzioni che vengono acquisite all’estero sarebbero fatte qui da noi. Città Studi può veramente dare una mano di sviluppo al futuro di questo territorio – prosegue Rondi – sia nel campo delle competenze che della formazione. Uno dei grandi problemi che dovremo affrontare nei prossimi anni è il ricambio generazionale, formare velocemente dei giovani per renderli pronti ad entrare in azienda sarà una delle sfide principali dell’immediato futuro».

L'esperienza del gruppo Camozzi di Brescia
Grande interesse nei confronti dei due casi aziendali presentati. In tema di Piattaforme digitali per la manutenzione predittiva e gestione degli impianti, Cristian Locatelli, Direttore generale di Marzoli e Digital Unit del Gruppo Camozzi di Brescia, ha illustrato la piattaforma di manutenzione ideata da Marzoli Spinning Solutions per l’industria tessile. «Il progetto presentato oggi esprime la volontà di rivedere il paradigma e il modello di business portato avanti dall’azienda per oltre 160 anni. Marzoli, infatti, da oltre 160 anni sviluppa, produce e installa macchinari tessili per la filatura. Dal 2011 abbiamo iniziato questo progetto legato alla manutenzione predittiva del macchinario basato su piattoforme cloud, presentato per la prima volta a livello mondiale presso la fiera ITMA 2015 che si è tenuta a Milano. Anche il Gruppo Camozzi ha deciso di credere e investire in questo progetto, perché Il mondo sta cambiando in modo dirompente ed è necessario interrogarsi e approfondire le tecnologie oggi disponibili. Non si può chiudere la porta alle rivoluzioni».

Nebbiolo Technologies
Arriva direttamente dalla California, invece, Flavio Bonomi, CEO & Founder della Nebbiolo Technologies, il secondo caso aziendale presentato all’Innovation Day. «È un piacere essere oggi a Biella e aver preso parte al Textile Innovation Day. - afferma - Abbiamo incontrato alcuni rappresentanti del Polo di Innovazione Tessile qualche tempo fa in California, dove ha sede la nostra azienda, start up della Silicon Valley che sta spingendo la tecnologia del Fog Computing, applicandola al mondo dell’automazione industriale e della logistica. Ci siamo resi conto che nel settore tessile c’è molta recettività nei confronti di questa tecnologia e siamo qui per collaborare col vostro tessuto imprenditoriale. Speriamo di attivare uno scambio tra la Silicon Valley e il Biellese, distretto che ha molti valori e qualità da offrire».

Ferrero: «Rivoluzione epocale»
Altro aspetto interessante emerso nel corso dell’incontro sono le agevolazioni fiscali previste da Industria 4.0, di cui Claudia Ferrero, Responsabile Area Internazionale e Fiscalità dell’Unione Industriale Biellese, ribadisce: «Industria 4.0 è una rivoluzione epocale, nata nel 2011 in Germania e arrivata finalmente anche da noi. Il Governo italiano e le nostre imprese stanno rispondendo bene, perché hanno capito che è arrivato il momento di fare un salto qualitativo. Industria 4.0 significa organizzazione, formazione e upgrade da parte delle aziende. Da un punto di vista fiscale è previsto l’iperammortamento, ovvero un incentivo che permette un maggior costo da imputare in deduzione all’acquisto di beni strumentali nuovi che abbiano le caratteristiche di Industria 4.0».

Mosca: «L'azienda deve sviluppare una visione strategica moderna»
La conclusione dei lavori è stata affidata a Francesco Mosca, Responsabile Area Competitività e Innovazione di Confindustria Piemonte. «Siamo molto soddisfatti del 25° Textile Innovation Day, perchè abbiamo visto coniugarsi nell’evento i tre fattori che riteniamo essenziali nella missione di diffondere Industria 4.0 nel tessuto imprenditoriale. Da un lato abbiamo ottenuto la focalizzazione del messaggio rivolto alle imprese, attraverso la convergenza d’azione di diversi stakeholder che condividono l’obiettivo, da Po.in.tex, che incorpora anche la missione Pubblica, al nostro nuovo Digital Innovation Hub Piemonte, che darà corpo all’azione del sistema confindustriale; dall’altro, grazie alle due interessanti testimonianze aziendali e ad un sempre utile approfondimento sui temi fiscali legati al piano del Governo, siamo riusciti a trasmettere alle aziende una sensazione di concretezza sul fenomeno Industria 4.0, che va oltre gli aneddoti ed i luoghi comuni. Infine, attraverso l’intervento dell’ing. Rondi di UIB, abbiamo ribadito il messaggio più importante: che, al di là e prima ancora dell’approfondimento tecnologico, l’azienda deve sviluppare una visione strategica moderna, consapevole di quanto il modello di business sia oggi legato, tramite e a causa della rivoluzione digitale, ai nuovi modelli di consumo».