29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
I funerali

L'ultimo saluto a Elisa Ferrero: «Il tempo attenuerà il dolore, ma non colmerà il vuoto»

Centinaia di palloncini colorati che volano verso il cielo di Moncalieri hanno accolto la bara di Elisa Ferrero all'uscita dalla chiesa di Santa Maria alla Scala dove ieri pomeriggio si è celebrato il funerale della ventisettenne morta domenica pomeriggio a Condove.

MONCALIERI - Una chiesa gremita e una città in lutto. Ieri Moncalieri ha salutato la sua concittadina Elisa Ferrero, la ragazza morta tragicamente domenica pomeriggio a Condove dopo un diverbio con un uomo al volante di un furgone che ha travolto lei e il suo fidanzato Matteo Penna, ancora ricoverato in gravi condizioni al Cto. Erano presenti amici, colleghi di Università, concittadini e da tante persone incredule per una storia «folle», l’aggettivo più utilizzato da don Paolo Comba durante tutta il rito funebre. In prima fila, a pochi passi dal feretro, i genitori e la sorella di Elisa: volti stanchi, devastati da una settimana lunghissima e interminabile e ancora non pronti a vivere una vita senza la loro bambina. Di fianco a loro il sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna.

LA POESIA DELLA MADRE - Occhiali scuri a nascondere gli occhi rossi e lacrimanti: il padre di Elisa non è riuscito a parlare ma è stato confortato dalla figlia Alice, la più forte in un momento così drammatico. Lei ha accompagnato la mamma all’altare. «Dedico a Elisa una poesia. L’ha scritta Kahlil Gibran, un poeta libanese. I tuoi figli non sono figli tuoi», ha letto, «sono i figli e le figlie della vita stessa. Tu li metti al mondo, ma non li crei. Sono vicino a te, ma non sono cosa tua. Puoi dar loro tutto il tuo amore, ma non le tue idee. Tu puoi dare dimora al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita nella casa dell’avvenire dove a te non è dato entrare neppure con il sogno. Puoi cercare di somigliare a loro, ma non volere che essi assomiglino a te, perché la loro vita non ritorna indietro e non si ferma a ieri. Tu sei l’arco che lancia i figli verso il domani», e poi, «ciao Elisa».

RAGAZZA SPENSIERATA - «Chiunque pensa a te non può che pensare alla tua spensieratezza», le parole di due amiche strette di Elisa Ferrero nonché compagne di studi, «con te abbiamo perso una parte di noi. Quando succedono queste assurdità si vorrebbe tornare indietro e rivivere intensamente ogni momento, ma con te non ce n’è bisogno, tu ce lo hai reso sempre intenso».

PALLONCINI PER ELISA - All’uscita della chiesa della Collegiata di Santa Maria della Scala hanno atteso l’uscita della bara decine di ragazzi e ragazze, amici o semplici conoscenti della ventisettenne di Moncalieri. Quando il feretro si è fermato in cima alla scalinata sono stati fatti volare in cielo tantissimi palloncini colorati. «Il tempo attenuerà il dolore, ma non colmerà il vuoto».