19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Viaggio da incubo

Caos sull'Eurostar, sei ore di ritardo per il treno Lecce-Torino

L'Eurostar bloccato a San Benedetto del Tronto per un guasto. Sarebbe dovuto arrivare a Porta Nuova alle 21.40, ma che invece è arrivato alle 3.30. Sul convoglio anche l'avvocato dell'associazione consumatori: «Passeggeri abbandonati».

TORINO - «Valuteremo una richiesta di risarcimento danni perché l'inadempimento è stato gravissimo e valuteremo anche un esposto in Procura per l'assoluta mancanza di assistenza agli utenti». Lo annuncia l'avvocato torinese Tiziana Sorriento, vicepresidente del Codacons Nazionale, tra i passeggeri del viaggio da incubo di ieri, venerdì 14 luglio, sul treno Eurostar Lecce-Torino. Il treno, atteso nel capoluogo piemontese alle 21:40, si è bloccato a San Benedetto del Tronto ed è arrivato a Torino Porta Nuova alle 3.30 del mattino dopo mille peripezie. Non sono ancora state rese note le cause di tale ritardo.

L'INCUBO -  C'erano anziani, donne e bambini sfiniti dal viaggio, ha raccontato l'avvocato Sorriento una volta arrivata alla stazione di Torino. «I bagni erano chiusi, nessuno ci ha dato dell'acqua o qualcosa da mangiare. L'assistenza era completamente assente. L'unico che ha dato una mano è stato un poliziotto, in viaggio con noi». La donna ha spiegato inoltre di aver anche cercato di mettersi in contatto con la Polfer, che, però, avrebbe scaricato ogni responsabilità su Trenitalia. «Con spiegazioni poco chiare, poco garbate e poco convincenti» aggiunge la l'avvocato Sorriento, «ci hanno fatto scendere a San Benedetto del Tronto e ci hanno detto di salire al volo sugli Eurostar diretti a Venezia e a Milano. Chi su un treno chi su un altro, siamo riusciti a «sbarcare», perché è questo il termine corretto, a Milano all’1.30. Da lì siamo poi arrivati a Torino. Chi era diretto da altre parti, come Aosta, ha dovuto arrangiarsi con i taxi».