19 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Spettacoli

Soprana, ottava tappa dell'itinerario musicale

L'ex mulino Susta sarà la prossima tappa per la sesta edizione del progetto. L'incontro si svolgerà questa domenica, alle 16 visita al mulino, alle 17 concerto con Angelica Pianegonda e Laura La Vecchia. L'ingresso è gratuito

SOPRANA - La rassegna organizzata dall'associazione N.I.S.I.ArteMusica, in collaborazione con la Rete Museale Biellese, l'ATL Biella, Touring Club Italiano – Club di Territorio di Biella, i Comuni e le associazioni locali, e con il fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e della Fondazione Piemonte dal Vivo, ha riscosso fino ad ora un notevole successo ed incremento di pubblico rispetto alle precedenti edizioni. Prosegue domenica 30 luglio a Soprana presso l’ex Mulino Susta che per l’occasione metterà in funzione la macina del mulino e dopo la pausa del mese di agosto, riprenderà domenica 3 settembre alla Fabbrica della Ruota di Pray.

STORIA - L'ex Mulino dei Susta è una delle poche testimonianze idrauliche che ritroviamo nel Mortigliengo. La sua storia parte dal 1627 e per circa due secoli il "Mulino per pesta da canapa" fu proprietà della parrocchia di Soprana, per essere poi ceduto verso la metà dell'Ottocento alla famiglia Susta. La struttura si presenta come un insieme articolato di edifici in passato funzionalmente connessi tra loro, costruiti in periodi diversi e adeguati al mutare delle esigenze produttive. Nel 1940 l'attività cessò definitivamente e la struttura venne acquisita dalla famiglia Giletti che nel 1996 ne fece dono al Comune di Soprana. Con tale donazione nasce il progetto di recupero di questo edificio. Il suo inserimento successivo nel circuito degli ecomusei, quale cellule viva, afferma la volontà di conservare e porre in funzione una testimonianza della cultura del nostro tempo.

VIII ITINERARIO MUSICALE - Domenica 30 luglio all'ex mulino Susta di Soprana. Alle 16 visita guidata per seguire con il concerto alle 17 "I giovani per la Musica 2", "Viaggio musicale tra i mulini di tutto il mondo" con Laura La Vecchia alla chitarra e Angelica Pianegonda al clarinetto. L'ingresso è gratuito.

IL MULINO - Il significato simbolico comporta una lettura alquanto complessa. Emblematico è il segno delle ruote o delle pale che girano come raffigurazione del tempo. Chiara è l'allusione al nuovo anno, immaginato come una ruota che riprende a girare. Ciò che rende il mulino attivo sono due forze naturali: l’acqua o l’aria. Il mulino a vento nacque in Persia circa 5000 anni fa, e la sua storia è legata alla terra, agli uomini, alla cultura tipica della tradizione. Successivamente si diffuse anche in Inghilterra, in Olanda, in America. Il mulino ad acqua è antecedente al mulino a vento, ed il suo sviluppo è avvenuto a partire dal IX secolo: l'utilizzo dell'energia idraulica al posto di quella animale o umana permise un aumento della produttività senza precedenti nell'antichità (l'energia prodotta da ciascuna ruota di un mulino ad acqua poteva macinare, in un'ora, l’equivalente del lavoro di 40 schiavi). Entrambi i mulini furono soppiantati, a partire dal XVIII secolo, dall'avvento del motore a vapore e, successivamente, dal motore elettrico.

VIAGGIO TRA I MULINI DEL MONDO - Vi proponiamo con questo momento musicale un viaggio tra i mulini di tutto il mondo:
Il più antico mulino persiano
dalle FIVE PERSIAN BALLADS Jaan e Maryam di L. Afshar

Non solo mulini ad acqua e ad aria: il Moulin Rouge e le passioni travolgenti della Belle Epoque
GYMNOPEDIE, E. Satie
DREI VORTRAGS-STUCKE, F. Rebay

CAFE’ 1930, A. Piazzolla
NIGHTCLUB 1960, A. Piazzolla
SUAVIDAD A. Piazzolla

I mulini, sostituti del lavoro umano. Richiami alla schiavitù antica e moderna
Con riferimento alla schiavitù africana
SUMMERTIME, G. Gershwin THAT CERTAIN FEELING, G. Gershwin

I mulini in Brasile: la lavorazione dello zucchero
PE DE MOLEQUE, C. Machado
SAMBOSSA, C. Machado ONE NOTE SAMBA, Z. Abreu TICO TICO, Z. Abreu

LAURA E ANGELICA - La formazione nasce dall’amicizia di due musiciste: Laura La Vecchia alla chitarra e Angelica Pianegonda al clarinetto, conosciutesi al Conservatorio di Lugano nel marzo 2016. Appassionate e innamorate dell’arte in ogni sua forma e genere. Grazie alla fusione unica data dalla fusione timbrica dei loro strumenti, cercano di esplorare ogni sfaccettatura della musica in uno dei suoi periodi più intensi: quello a cavallo tra l’800 e il ‘900. Il repertorio spazia dalla musica colta al jazz, dall’intima e nostalgica Francia dei primi del ‘900 al passionale tango e alla travolgente tradizione brasiliana, con rivisitazioni inedite elaborate dal duo stesso, senza trascurare il repertorio originale pensato per questa formazione.

ANGELICA - Angelica Pianegonda si diploma in clarinetto presso il Conservatorio di Vicenza nel 2011 e consegue anche il Biennio con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale. E’ attualmente iscritta nella classe del M.o Milan Rericha per il conseguimento del Master of Arts in Music Pedagogy presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano. Ha seguito diversi corsi di perfezionamento e master class ed ha avuto modo di esibirsi come solista e in diverse formazioni cameristiche in Italia ed Europa. Ha vinto vari concorsi nazionali ed internazionali e ha partecipato a numerosi progetti radiografici. E’ risultata idonea ad audizoni per orchestra partecipando a tournée in qualità di primo clarinetto solista. Si occupa dell’insegnamento del clarinetto, della musica d’insieme e del sax presso l’associazione Happy Band di S. Antonino (Ticino, Svizzera). Nel 2016 ha ottenuto un’importante borsa di studio della Fondazione Sorriso di Chiasso grazie alla quale ha potuto proseguire gli studi all’estero.

LAURA - Laura La Vecchia, diplomata in chitarra classica nel 2015 con il massimo dei voti al Conservatorio di Torino sotto la guida della Prof.ssa Dora Filippone, si avvicina allo studio della chitarra all’età di 6 anni sotto la guida di suo padre, Carmine La Vecchia. Comincia la sua attività concertistica solista molto presto partecipando a diverse rassegne concertistiche del panorama Torinese e della Val Susa e attualmente prosegue l’attività collaborando con ensemble chitarristici vari. Nel 2015 ha lavorato con la Filarmonica del Teatro Regio di Torino nella produzione Otello di G. Verdi sotto la direzione del Maestro G.Noseda in apertura della stagione operistica 2014-2015. Affianca alla chitarra lo studio della Tiorba con relativa attività concertistica. Da settembre 2016 è borsista della Fondazione Vassalli-Commizzoli di Agra (CH). Attualmente frequenta il Master of Arts in Instrumental Pedagogy presso il Conservatorio della Svizzera Italiana.