19 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Biella

Delmastro e il "caso migranti": «Così vengono spesi i soldi dei cittadini? Il prefetto deve vigilare»

Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia torna sulla vicenda che sta infiammando il web, tra polemiche e accoglienza: litigio in una struttura per stranieri, con lancio di pasta dalla finestra

BIELLA - Andrea Delmastro chiede chiarezza. Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, infatti, sulla vicenda del litigio tra il migrante ed un operatore nella struttura di via Macallè (la vicenda) chiama in causa il Prefetto: «l mistero della vicenda del piatto di pasta, emblematica della accoglienza e della integrazione modello cas, si sta infittendo. Anteo crede di potersela "sfangare" con un no comment. Credo, invece, che i cittadini abbiano diritto di sapere, con esattezza, come vengano spesi i loro soldi dai "professionisti della accoglienza". Sono i richiedenti asilo a buttare la pasta dalla finestra o sono i titolati e blasonati operatori che dovrebbero integrare a insegnare tali mirabili modelli? E ancora gli operatori insegnano a chi si dovrebbe integrare che i carabinieri sono "dei buffoni" - infelice definizione dell'operatore (sic!) - e, quindi, dei mentitori? Anteo non può fingere di essere disinteressata al tema e, se lo fosse, sarebbe peggio. Credo che i cittadini abbiano tutti i diritti di sapere come siano andate le cose».

LO STATO - «Soprattutto il Prefetto ha il dovere di vigilare sulla "offerta formativa per la integrazione" che - spero - non preveda il lancio del piatto come nuovo "sport olimpico della accoglienza" o la diffamazione dell'Arma come modello culturale. Se così fosse i cittadini avrebbero ragione di essere disgustati, ma soprattutto il Prefetto avrebbe titolo per intervenire sulla qualità del servizio erogato ai sensi dei bandi da lui stesso licenziati" insiste Andrea Delmastro.