19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Lavoro

Economia biellese in ripresa, bene esportazioni in Europa e in Cina

Nel corso del primo semestre 2017 i valori sono poco al di sotto della quota di 980 milioni di euro. Analisi della Camera di Commercio. La soddisfazione del presidente Ciccioni

BIELLA - Nel corso del primo semestre 2017 il valore delle esportazioni biellesi è poco al di sotto della quota di 980 milioni di euro, registrando un incremento pari al 9,8% rispetto al corrispondente periodo del 2016. I dati devono essere letti in un contesto generale che ha visto l'export crescere a tutti i livelli territoriali: nazionale (+ 8,0%), di ripartizione territoriale (Italia nord-occidentale media 9,1%) e, soprattutto, regionale, con il Piemonte che ha ottenuto un incremento dell’11,3%, piazzandosi sul primo gradino del podio della classifica tra le Regioni italiane.

IL PRESIDENTE - «Le nostre due province, in questo primo semestre del 2017 hanno fatto segnare ottimi risultati in termini di ripresa del vigore delle esportazioni: sia Biella che Vercelli si collocano al di sopra della media nazionale, per il territorio vercellese il dato è allineato a quello regionale. I comparti  strategici delle due realtà registrano trend positivi, un riscontro di fondamentale importanza in una fase in cui i mercati esteri costituiscono il principale motore per l'economia, con i consumi interni che ancora mostrano dinamiche sotto le attese» dichiara Alessandro Ciccioni, presidente della Camera di Commercio di Biella e Vercelli.

ESPORTAZIONI - Le attività manifatturiere, che segnano nel complesso un aumento del 10%, costituiscono la componente quasi esclusiva dell'export provinciale. Registrano un incremento di assoluta rilevanza gli articoli di abbigliamento (+ 39,9%), le bevande (+ 27,3%, dato quest'ultimo da leggere comunque in relazione ai bassi valori assoluti), le altre attività manifatturiere (+ 14,6%), la  meccanica (+ 9,6%). Più contenuta la dinamica per i prodotti tessili (+ 3,8%) che rappresentano il principale settore (con una quota pari al 60,1% del totale export provinciale). In calo il settore dell'agricoltura (- 28,9%) che in termini assoluti ha però minore incidenza sulla quota totale, la cui perdita trova compensazione nel comparto degli altri prodotti che segna un incremento del 56%.

EUROPA - Per quanto concerne i mercati di sbocco, il bacino dell’UE 28 si conferma la destinazione principale delle esportazioni biellesi, assorbendo il 59,3% delle vendite all’estero. Salvo rare eccezioni di mercati più marginali come il Portogallo (- 3,0%) e la Polonia (- 4,0%) sono in crescita le vendite verso tutti i Paesi dell'Unione. In dettaglio, tra quelli che rivestono il maggior peso, registriamo le dinamiche in positivo verso la Germania (+ 7,1%), il Regno Unito (+ 27,8%) divenuto il secondo mercato di destinazione in ordine di importanza, la Francia (+ 3,5%), la Romania (+ 12,0%), l'Austria (+ 11,2%) e la Bulgaria (+ 12,6%). In totale, l’export biellese diretto verso i paesi dell’area comunitaria ha ottenuto un risultato positivo pari a + 9,9%. 

EXTRA EUROPA - Se nei mercati extra UE registriamo un aumento complessivo del 9,5%, le dinamiche delle vendite con i singoli Paesi di destinazione non sono univoche. La Cina in questo primo semestre ottiene il primato tra i Paesi extra comunitari, oltre a un significativo quarto posto assoluto tra i mercati di «elezione», assorbendo una quota del 7,3% dell'export totale biellese con un significativo incremento del 26,0% rispetto allo stesso periodo del 2016. Bene anche il mercato USA con il + 40,8% e quello della Corea del Sud (+ 22,8%). In flessione le esportazioni verso Paesi rilevanti come mercati di riferimento: la Turchia (- 6,5%) e la Svizzera (- 6,0%).