23 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Politica

«Sicurezza? Biella, un'isola di quiete»

Dopo il consiglio comunale di ieri sera, è scontro a colpi di comunicati. Il sindaco Cavicchioli replica all'opposizione

BIELLA - E alla fine, il sindaco della città risponde alle opposizione. Via lettera. Marco Cavicchioli infatti dopo gli attacchi di Andrea Delmastro (la polemica) e di Giacomo Moscarola (l'accusa) rispettivamente di Fratelli d'Italia e Lega Nord, dice la sua, come non è avvenuto ieri durante il consiglio comunale a Palazzo Oropa. Durante l'assemblea, tra le altre cose, c'era all'ordine del giorno proprio una mozione delle minoranze in materia di sicurezza e di degrado. Rispedita ai mittenti dalla giunta, provocando una nuova puntata dello scontro politico.

CITTA' SICURA - «In una città come Biella, sede di Questura e di comando provinciale dei Carabinieri, garantire la sicurezza è compito prioritario delle forze dell'ordine. Un compito, va detto in modo chiaro, che svolgono in modo egregio - scrive il primo cittadino in un documento ufficiale di risposta -. Sono le statistiche ufficiali del Ministero a dire che, in un contesto italiano in cui i reati sono in calo (cito il rapporto Istat del 7 dicembre 2016: «Il complesso degli indicatori soggettivi e oggettivi che misurano l’evoluzione della sicurezza nel nostro Paese mostra una generale tendenza al miglioramento»), Biella resta un'isola di quiete. Probabilmente questi continui riferimenti a Biella come una città insicura fatti dal centro-destra dovrebbero essere intesi per quello che sono: un attacco alla Questura e al comando dei Carabinieri perché, se qualcuno asserisce che in questa città c'è un problema di sicurezza, è chiaro che sul banco degli imputati finisce chi di sicurezza si occupa in modo prioritario. Ma sia ben chiaro, questa non è la mia opinione. Da parte nostra continueremo a lavorare nello stesso modo: con la collaborazione da parte della polizia municipale con le forze dell'ordine, con le ordinanze – anche se il problema è farle rispettare –, con l'attenzione riservata ai temi di nostra competenza».

POLEMICA - «Attenzione diversa, talvolta, da quella che vorrebbe il centrodestra: loro, per esempio, vedono nell'accattonaggio una minaccia alla sicurezza, noi vediamo persone in stato di difficoltà a cui cercare di garantire un'assistenza che offra loro un'opportunità differente. Loro investirebbero su chissà quali controlli e ronde sul territorio nella città capoluogo di una provincia in cui (fonte Eco di Biella dell'ottobre 2016) i reati sono calati dell'8%. Noi investiremo sull'ampliamento del dormitorio pubblico» conclude il sindaco e avvocato.